FAGNANO OLONA – Devastata la sede della Lega di Fagnano Olona. Vetrina sfondata e una scritta sul muro, inequivocabilmente di matrice politica, che recita: “La pacchia è finita”. Non se ne sentiva il bisogno. Ma è chiaro che questo gesto, non farà altro che alzare la tensione anche in paese. Fagnano, infatti, è in piena campagna elettorale, a maggio si vota per il rinnovo del sindaco e questo brutto episodio rischia di esasperare le prossime settimane dove non già non mancheranno le polemiche.
Sull’accaduta, avvenuto con ogni probabilità nella notte tra giovedì 28 febbraio e oggi, venerdì 1 marzo, non si sa ancora nulla di preciso. E le bocche sono ancora cucite. Forse per cercare di capire qualcosa di più sui motivi e magari su chi ha deciso di manifestare la sua contrarietà agli ideali leghisti con così tanta violenza e accanimento.
In apparenza, se si guarda alla situazione politica del paese, motivi per spiegare l’accaduto non sembrano essercene. Certo il panorama è piuttosto frammentato, ognuno sta lavorando per mettere in campo la squadra migliore, ma nelle scorse settimane non vi è stato alcun episodio che potesse lasciar preludere al raid. Il segretario cittadino della Lega Nord Fausto Bossi è molto conosciuto per il suo impegno politico e nella società civile e le sue idee le ha sempre portate avanti con rispetto e correttezza. Tanto che in molti, anche se impegnati in altre liste concorrenti, gli hanno già fatto sentire la propria solidarietà condannando il gesto. Tra questi il candidato di SiaAmo Fagnano Dario Moretti: «Gesti ignobili. Questi episodi sono il male della politica. Che invece dovrebbe essere vissuta basandosi sul confronto e sempre nel rispetto dell’avversario».