Ha svelato i segreti delle banche svizzere: Birkenfeld si racconta al Rotary Varese

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Da sinistra Bradley Birkenfeld e il presidente del Rotary club Varese Roberto Troian

LUVINATE – La sua è una storia da film: non per niente la Warner Bros ha in preparazione un lungometraggio che porterà sul grande schermo una vicenda già al centro di un libro, “Il banchiere di Lucifero”. Lui è Bradley Charles Birkenfeld, banchiere americano che ha svelato al mondo i retroscena del segreto bancario svizzero. Il Rotary club Varese lo ha ospitato ieri sera, giovedì 21 settembre, al Golf Club di Luvinate.

I segreti delle banche

Birkenfeld è uno dei più noti “whistleblower”, dalla locuzione inglese “to blow the whistle” (soffiare nel fischietto), termine che sta ad indicare il dipendente di un’azienda che denuncia alle autorità pubbliche qualcosa che non va all’interno del suo luogo di lavoro. L’azienda presso cui lavorava Birkenfeld è la Ubs, colosso finanziario elvetico. Una vita nel lusso, tra la Ferrari e le vacanze in yacht. Ma a un certo punto non è più riuscito a restare in silenzio. Le sue rivelazioni, nate dalla volontà di denunciare un sistema da lui definito “immorale”, hanno svelato al mondo come funzionava il segreto bancario svizzero.

Il prezzo pagato

Denunciando i suoi datori di lavoro Birkenfeld aiutò il Tesoro degli Usa a recuperare oltre 15 miliardi di dollari tra imposte evase e sanzioni. Ma ad andarci di mezzo è stato anche lui stesso, che faceva parte di quel sistema: è finito così in carcere con una condanna a 30 mesi. Ha ricevuto però un premio di oltre 100 milioni di dollari a risarcimento per aver contribuito ad accertare la verità. «Non sono mai stato minacciato – ha raccontato ai soci Rotary – certo da molti non sono amato in America e non solo». E c’è stato anche un prezzo umano. «Non ho avuto né una moglie né figli. Ho potuto fare quel che ho fatto perché ero solo».

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