easyJet in Senato chiede tre misure per superare la crisi del trasporto aereo

easyjet malpensa creta

MALPENSA – «Quando l’emergenza sanitaria sarà terminata dovranno essere prese misure che aiutino le compagnie a rivitalizzare la domanda di trasporto aereo e di turismo». Ad affermarlo è easyJet nella memoria presentata in Commissione bilancio del Senato sul dl “Cura Italia”. La compagnia britannica – la prima per volumi di traffico a Malpensa con oltre 8 milioni di passeggeri all’anno – attualmente ha sospeso le operazioni di volo. «Riprendano gradualmente quando le restrizioni ai movimenti dei cittadini saranno rimosse», ha detto, sottolineando che l’impegno sul mercato italiano non è cambiato.

La ricetta per uscire dalla crisi

La low cost ha indicato al Senato tre misure indispensabili per consentire alle compagnie aeree di ripartire una volta terminata l’emergenza: sospensione della tassa sui passeggeri, esenzione Iva e sostegno al rilancio del turismo. «Questo gruppo di misure – sostiene easyJet – potrebbero aiutare il settore a superare più rapidamente la attuale crisi e a ristabilire velocemente normali livelli di connettività, che sono peraltro essenziali per un efficace rilancio dell’economia tutta». E ancora: «In questo modo le compagnie aeree potrebbero contenere i costi e i prezzi applicati ai passeggeri, stimolando in modo più efficace la domanda».

Il rimborso ai passeggeri

La compagnia ha espresso preoccupazione sull’articolo 28 del decreto del 2 marzo che prevede il rimborso ai passeggeri «anche in relazione a eventi di qualsiasi natura sospesi, annullati o rinviati, pur avendo le compagnie regolarmente operato il volo». I vertici di easyJet hanno fatto sapere che l’Italia sarebbe l’unico Paese europeo a prevederlo. «Questa misura sposterebbe impropriamente sulle compagnie aeree i costi sociali delle misure che sono state decise per legittime ragioni di tutela della salute pubblica e risulterebbe estremamente penalizzante per il settore».

easyjet crisi trasporto aereo – MALPENSA24