SENTIERI DELLE ALPI Da Riale al Rifugio città di Busto

Riale Rifugio Busto

Luogo di partenza:  Riale (1750 mslm)
Itinerario: Riale – Lago di Morasco – Bettelmatt- Rifugio Busto – Lago di Morasco – Riale
Dislivello:  730 m in salita + 730 m in discesa
Lunghezza: 11 Km circa
Tempo: 4,5 h circa
Difficoltà: E (media).
Sentiero: G0 – G41 – G39
Attrezzatura consigliata: Scarpe da trekking con suola Vibram o simile (no scarpe da tennis), anche in stagione estiva non dimenticate felpa o maglia a manica lunga e giacca a vento

Riale Bettelmatt Busto Arsizio

Questa settimana vi conduciamo in alta Val Formazza, percorrendo un sentiero che sfiorerà il confine con la Svizzera, in mezzo ad un paesaggio tipicamente alpino. Consiglio questa escursione nei mesi di giugno, luglio ed agosto, negli altri mesi il rifugio di destinazione è chiuso.

Lasciata l’auto a Riale, al parcheggio sotto la Diga di Morasco, incamminatevi risalendo il lato destro (nord) della diga di Morasco. Giunti in riva al lago, lasciando il lago sulla vostra sinistra, passate davanti alla casa dei custodi e percorrete la strada carraia per circa due chilometri. Giunti alle baite di Morasco, nel punto più a nord dove il lago si restringe, inizia la salita vera e propria su sentiero ben segnalato. Dopo circa 15 minuti troverete un primo bivio, seguite le indicazioni per l’Alpe Bettelmatt e risalite. In alternativa, se non si vuole percorrere il sentiero pedonale, per gran parte del percorso è possibile risalire fino alla piana del Bettelmatt percorrendo la strada gippabile, leggermente più lunga, ma meno pendente. Facendo così, vi potreste però perdere il gusto di fare “incontri ravvicinati” con bovini al pascolo che popolano il sentiero. L’Alpe Bettelmatt è uno degli alpeggi dove si produce l’omonimo formaggio, ma sarà molto difficile che possiate comprarlo lì, durante l’escursione.

Dopo una risalita di una quarantina di minuti circa, troverete un tratto leggermente in discesa che vi condurrà all’interno dell’alpeggio, da qui lasciate il sentiero G0, il quale prosegue alla vostra destra verso nord, ed imboccate il sentiero G41 che attraverserà un vasto pianoro. Seguite il sentiero in salita che in meno di un’ora vi condurrà al Rifugio Città di Busto. Questo tratto è molto bello e panoramico, vedrete improvvisamente comparire il rifugio che raggiungerete in pochi istanti per ristorarvi.

Dopo la meritata pausa preparatevi per la discesa per rientrare a Riale. Se non siete ancora in estate inoltrata chiedete ai gestori del rifugio se è consigliabile seguire il sentiero G39 (come indicato in mappa) per scendere. Qualora il sentiero fosse dissestato e vi fosse ancora neve sul percorso, agli utenti meno esperti consigliamo di ripercorrere il percorso dell’andata a ritroso.
Se la situazione climatica e le vostre condizioni fisiche lo consentono, potrete rientrare percorrendo il sentiero G39 attraverso una gola che conduce da ovest verso est. Nonostante il sentiero sia ben attrezzato con catene ed appigli, considerate che in certi punti è molto esposto, quindi occorre passo fermo e sicuro oltre ad un minimo di esperienza alpinistica.
Camminando per poco più di due chilometri, in circa 40/45 minuti scenderete fino a sopra l’alpeggio di Morasco e al bivio che avete incontrato all’andata, quindi ripercorrendo l’ultimo pezzo di sentiero in discesa vi ritroverete di nuovo al livello del lago.
Nella mappa è indicato il percorso più breve per tornare al parcheggio, ma se avete voglia e tempo potrete camminare in senso antiorario intorno al lago e raggiungere in 30 minuti circa l’altra estremità della diga di Morasco. Alla fine del giro circumlacuale raggiungerete il Rifugio Bimse e successivamente tramite la strada carrabile potrete raggiungere il parcheggio dove avete lasciato l’auto.

Nota: nei mesi di luglio e agosto, nei giorni festivi, e per circa 10 giorni a cavallo di Ferragosto, viene attuata una regolazione del traffico auto nel tratto di strada Riale-Morasco.
Dalle 11 alle 17 viene chiuso il traffico in entrata, sostituito da un servizio navetta dai parcheggi di Riale sino alla sommità della diga. Il transito in uscita è sempre possibile.

Curiosità: Il BETTELMATT è un formaggio che si produce unicamente in Alpeggio. Con il nome “Bettelmatt” si identifica fin dal XIII secolo, epoca della colonizzazione della popolazione Walser della fascia subalpina, un formaggio di eccellenza che veniva utilizzato come merce di scambio, per il pagamento di canoni d’affitto o concessioni d’alpeggio oppure tasse, ma non solo. Il nome Bettelmatt, infatti, deriva da battel che significa questua, quindi era senz’alto utilizzato per forme di beneficenza e da matt, che in tedesco significa pascolo.

Salvatore Tessitore

Riale Rifugio Busto – MALPENSA24