Sesto acquisisce il 100% dell’ex Idroscalo Sant’Anna. Compresi i debiti

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SESTO CALENDE – L’ex Idroscalo Sant’Anna, oggi Parco Europa, verrà acquisito al 100% dal Comune di Sesto Calende. Lo ha deciso il consiglio comunale, approvando la proposta, presentata dall’assessore al bilancio Angela Menin, di ritirare il 50% delle quote della società Sant’Anna dalla Provincia di Varese, al prezzo di 78.250 euro, cifra stabilita nel piano delle alienazioni di Villa Recalcati e validata dalla Corte dei Conti. Sesto Calende, che ha già in carico il 50% della società, salirà così al 100%. L’investimento dell’amministrazione comprenderà anche i 351mila euro di rimborso del prestito (da versare in sette rate senza interessi) che la Provincia aveva garantito alla società per il completamento dei lavori di riqualificazione del Parco, da cui poi scomputare la quota di spese di manutenzione, ancora da quantificare, sostenute dal Comune di Sesto dopo la liquidazione della società. Ma soprattutto il debito da 400mila euro di mutuo residuo non pagato da Air Vergiate, la società che aveva preso in gestione l’ex Idroscalo come sede della sua scuola di volo.

Il “lato A”: l’ex sindaco Caielli

Un’acquisizione che mette d’accordo maggioranza e opposizione, anche se il dibattito in aula, nella prima seduta di consiglio in streaming, è stato acceso. Per Roberto Caielli, del gruppo Insieme per Sesto, che fa l’excursus della vicenda dall’alienazione del Ministero della Difesa del 1973 alla creazione del Parco Europa nel 2000 con un finanziamento europeo di circa 2 milioni di euro (a cui poi si aggiunsero i 351mila euro di prestito dalla Provincia) quando proprio lui era sindaco, «è un bene che l’ex Idroscalo passi alla piena proprietà del Comune, ma rischia di diventare un costo. Oggi il nostro compito è valorizzarlo, farlo usare bene dai sestesi e in equilibrio economico». Caielli suggerisce di procedere alla «liquidazione della società Sant’Anna», per riportare l’area nel patrimonio comunale.

Il “lato B”: il sindaco Buzzi

«Come negli LP, Caielli ha fatto il “lato A”, ma c’è anche il “lato B”: i 400mila euro di debito lasciati sul gobbo da un privato, che sono da pagare» sottolinea il sindaco Giovanni Buzzi, ammettendo però che nell’operazione «ci sono più luci che ombre» e che «è il momento di guardare avanti». Tanto da promettere: «Incideremo un LP innovativo, che farà la storia di Sesto». Buzzi stigmatizza «la privatizzazione ad Air Vergiate» e ricorda che «l’accordo con la Provincia ha scongiurato il rischio» di un’alienazione delle quote di Villa Recalcati che avrebbe potuto far trovare un nuovo socio privato a fianco del Comune. Nel «futuro immediatissimo», rivela il sindaco, ci potrebbe essere l’affidamento al Circolo Sestese, ma in prospettiva si dovrà puntare sul «patrimonio genetico» di quell’area per rilanciarla. E se Roberto Caielli ribatte a Buzzi che «da 10 anni questa maggioranza poteva intervenire per utilizzare gli spazi del Parco Europa», destinati al 60% a scopi sociali nell’accordo con Air Vergiate, il capogruppo di maggioranza, l’ex sindaco Marco Colombo, aggiunge: «Forse abbiamo sbagliato a non farlo prima, ma stiamo facendo il bene di Sesto con la destinazione pubblica del Parco Europa. Un sacrificio economico per il comune, ma così sarà ancor di più dei sestesi, soprattutto quando sarà raggiungibile con la pista ciclabile in costruzione».

Il “lato C”: Sesto 2030

«”Lato a” e “lato b”: così sono state denominate le diverse “verità” sul passato, sostenute da una parte dal Sindaco e dall’altra dal consigliere Caielli – sottolinea per il gruppo Sesto 2030 la consigliera Alessandra Malini – noi abbiamo presentato un “lato c”: pensiamo al futuro! Ben vengano i progetti del Sindaco sulla rivalorizzazione storica di questo luogo ma vogliamo la partecipazione dei cittadini e l’assicurazione che tratti di un luogo di coesione sociale, dove le associazioni e i cittadini possano organizzare attività e “vivere” il parco. Siamo felici che per l’immediato la volontà sia questa, visto che il Sindaco ha dichiarato di essere in dialogo per la disponibilità del Parco al Circolo Sestese. Abbiamo lanciato l’idea di creare un “Patto di collaborazione con i cittadini per la gestione condivisa dei beni urbani” come fanno tanti Comuni redigendo un regolamento apposito: sarebbe l’occasione di lasciar spazio alle iniziative e al volontariato dei cittadini nella cura ma anche nella gestione di tanti spazi comunali, che come il Parco, devono davvero essere avvertiti come “propri”. Auspichiamo che questo sia il percorso iniziato con l’approvazione all’unanimità dell’acquisizione della quota della Provincia della Società Sant’Anna e noi lavoreremo affinchè sia così!».

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