Alfieri (Pd) contro Bianchi (Lega): «Pensi a Fontana che ha tradito i frontalieri»

Alessandro Alfieri pd governo autonomia

ROMA – «Invece di pensare alle frontiere Matteo Bianchi si preoccupi del suo presidente Fontana che ha completamente tradito le istanze dei frontalieri». Botta e risposta tra Bianchi, deputato leghista, che sulla decisione di Berna di non riaprire i confini con l’Italia aveva sbottato «Un’altro flop preannunciato del governo giallorosso. La Svizzera va trattata con serietà, non solo come paese di Heidi», e il senatore Pd Alessandro Alfieri che ha replicato “consigliando” a Bianchi, appunto, di preoccuparsi del governatore della Lombardia Fontana, sempre in quota Lega. Alfieri firma, con la collega parlamentare Pd Chiara Braga, un durissimo intervento di risposta.

Ecco l’intervento di Alfieri e Braga

Negli scorsi giorni siamo venuti a conoscenza di una lettera firmata congiuntamente dal presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, e dal presidente uscente del Canton Ticino, Christian Vitta, indirizzata ai ministri dell’economia di Roma e Berna. Abbiamo chiesto ufficialmente di poter avere questo testo e siamo rimasti sconcertati dal suo contenuto Fontana, piegandosi completamente a tutte le richieste ticinesi, chiede al Governo italiano di abrogare l’accordo del 1974, che regola oggi i rapporti tra i due paesi e la fiscalità dei frontalieri, per sostituirlo con un nuovo testo che peggiora addirittura l’accordo “parafrato” dalle diplomazie nel 2015. Andiamo con ordine. La prima cosa che lascia sgomenti è la data della lettera: 30 aprile 2020. Nel pieno della più grave emergenza sanitaria che abbia mai colpito la Lombardia e che sta stravolgendo l’economia di frontiera, il Presidente della Regione, al posto di mettere in campo misure per rilanciare i territori di confine, chiede subito un nuovo accordo fiscale sfavorevole per Comuni e frontalieri. Fontana chiede che per i frontalieri sia applicato il nuove regime fiscale senza correggere le criticità che avevano portato i parlamentari del Pd a fermarlo, e chiede addirittura che sia applicato da subito e senza gradualità ai nuovi frontalieri. Inoltre cerca di mettere mano sulla gestione dei ristorni chiedendo che almeno il 50% dell’extra gettito derivato dalla nuova tassazione sui frontalieri sia gestito da Regione Lombardia e non direttamente versato ai Comuni. Questa azione di Fontana e della Lega ci trova totalmente in disaccordo, nei tempi, nel metodo e nel merito. Non si possono tradire così i lavoratori e le comunità di frontiera – concludono i parlamentari del Partito Democratico – ed è goffo il tentativo di Fontana di vendere questa lettera come il frutto di un percorso condiviso con sindacati e Sindaci. Ma più di ogni nostra parola vale la lettera che, purtroppo, si commenta da sola.

Sertori riferisca in Commissione sulla lettera

A questo primo intervento ne è seguito un secondo firmato dai consiglieri regionali Pd Samuele Astuti e Angelo Orsenigo con il quale chiedono che l’assessore regionale agli enti locali Massimo Sertori «Riferisca in Commissione  della lettera di richiesta della revisione peggiorativa degli accordi Italia- Svizzera».

L’assessore agli Enti locali e ai rapporti con la confederazione elvetica Massimo Sertori riferisca in Commissione speciale rapporti tra Lombardia e Svizzera  della lettera di richiesta della revisione peggiorativa degli accordi Italia- Svizzera. Con una lettera indirizzata ai ministri dell’Economia di Roma e Berna, sposando in toto le richieste ticinesi, il 30 aprile scorso, in  tempo di piena emergenza coronavirus,  Fontana chiede  di abrogare l’accordo del ’74 che regola i rapporti fra i due paesi e la fiscalità dei frontalieri per  sostituirlo con un accordo peggiorativo. Un documento che tradisce le comunità di frontiera  di cui  si fatica a trovare la ragione. Fontana scrive su un tema di cui non ha competenza e senza aver condiviso i contenuti con  i soggetti coinvolti. Inaccettabile. Chiediamo che l’assessore Sertori  sia audito al più presto nella  Commissione Italia- Svizzera e dia spiegazioni del documento

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