Sesto, le minoranze all’attacco del presidente Ceron: «Non è imparziale»

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Alessandro Ceron, presidente consiglio Sesto Calende

SESTO CALENDE – «Noi abbiamo fiducia e rispetto nel ruolo che ricopre. Ma lei si deve mostrare imparziale sempre e in qualsiasi occasione: questa è la parte meno scontata del ruolo da lei accettato, ma la più importante. Potrà continuare a rivestire questa carica solo garantendo i diritti di tutti. Non tradisca il senso profondamente democratico del suo incarico». Con queste parole si conclude la lettera che i 5 consiglieri di opposizione di Sesto Calende al presidente del consiglio comunale, Alessandro Ceron, dopo gli episodi e le interruzioni delle sedute che hanno turbato il regolare funzionamento dell’organo.

Le richieste

Una lettera congiunta, redatta dai consiglieri di Sesto2030 e Insieme per Sesto, si tratta di Giancarlo Rossi, Roberto Caielli, Floriana Tollini, Simone Danzo e Alessandra Malini. I consiglieri chiedono un cambio di passo da parte del presidente del consiglio comunale, Alessandro Ceron, in particolare dopo l’episodio della «seduta mandata deserta dalla maggioranza per impedire lo svolgimento e la discussione delle proposte dalle minoranze».

Le richieste dei consiglieri sono semplici:

  1. Migliorare la calendarizzazione dei Consigli Comunali, in modo da dare a tutti i Consiglieri la possibilità di conciliare gli impegni istituzionali con la loro vita privata.
  2. Migliorare la gestione degli Ordini del Giorno per garantire l’evasione di tutti i punti.
  3. Qualora fosse evidente che una seduta non fosse sufficiente, pianificare fin da subito due sedute.
  4. Svolgere con imparzialità il proprio ruolo durante i Consigli, garantendo i diritti di tutti i Consiglieri ed il mantenimento dell’ordine e impedire le interruzioni.

Minoranze svantaggiate

«La nostra iniziativa – continuano ai banchi dell’opposizione – nasce dopo un altro consiglio comunale in cui tanti punti all’ordine del giorno, molti dei quali rimandati dalla precedente seduta sono rimasti ancora inevasi. Risultato ampiamente prevedibile, per evitare il quale avevamo inviato per tempo al presidente la richiesta di programmare fin da subito due consigli».

Richieste e aspettative che si sono rivelate disattese, e anche la promessa di Ceron di comunicare la data di continuazione è caduta nel vuoto. «Questa situazione si protrae da davvero troppo tempo e per questo motivo le minoranze hanno deciso di rivolgere un severo richiamo al presidente, per ricordargli che ricopre una carica che è stata introdotta circa un anno fa proprio per facilitare lo svolgimento dei lavori consiliari e perché svolgesse davvero un ruolo super partes».

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