MARNATE – I centri estivi, ancora una volta, tornano a infiammare le discussioni a Marnate. Se infatti la scorsa settimana il sindaco, Elisabetta Galli, aveva annunciato la decisione di usare i fondi comunali per aiutare le famiglie in difficoltà economica, con determinati requisiti Isee, alcuni genitori in paese non ci stanno e si chiedono «perché in altri Comuni tutti possono usufruire di sconti sulle rette, mentre noi no?», spiega Daniela Bruno, una madre marnatese.
Come l’anno scorso
«A distanza di un anno – esordisce il genitore esplicitando le preoccupazioni già emerse sui social in questi giorni – mi ritrovo a dover affrontare il problema dei centri estivi. Ho provato anche quest’anno a chiedere chiarimenti agli uffici comunali, ma ad oggi non ho ancora ricevuto risposta. Certo è che se le risposte fossero le stesse delle dichiarazioni fatte dal sindaco alla stampa locale, non cambierebbe proprio nulla».
Infatti, a infastidire le famiglie marnatesi è il fatto che, mentre i sindaci della Valle Olona hanno sottoscritto un accordo comune per l’utilizzo dei fondi statali, Marnate ha deciso di usare quelli comunali per aiutare chi si trova in difficoltà economiche. «Ma perché non garantire pari opportunità ai propri residenti?». In effetti, i comuni limitrofi hanno già deliberato i contributi per le rette settimanali sia per la frequenza a tempo pieno che part time, erogati a prescindere dal reddito.
Chi viene da fuori paga meno
Alcuni hanno anche incrementato le risorse pervenute dallo stato con fondi propri per garantire tale agevolazione al maggior numero di famiglie. «Perché il comune di Marnate invece deve complicare le cose? Perché a Marnate solo le famiglie con difficoltà economiche e già in possesso dell’attestazione Isee potranno partecipare ad un bando, non ancora pubblicato, e sperare di ottenere il contributo?».
Ecco quindi la contraddizione: un bambino residente a Castellanza che frequenta un centro estivo di Marnate paga la retta settimanale ridotta di 50 euro, mentre, a parità di servizio, i bambini di Marnate pagano la retta intera. «Si sta rivivendo la stessa identica situazione dell’anno scorso, ma probabilmente la memoria per alcuni è corta, e intanto siamo noi genitori a pagarne le conseguenze, ad essere trattati come genitori di serie B solo perché, purtroppo per noi, non residenti a Gorla Minore, piuttosto che a Solbiate Olona oppure a Castellanza».
Bruno se la prende poi con la giunta, chiedendo onestà nelle dichiarazioni: «Purtroppo ancora una volta, secondo la mia modesta opinione, si è persa l’occasione per dimostrare vicinanza e rispetto alle famiglie marnatesi».
Sconti per i centri estivi a Marnate. Il sindaco: «Aiuti alle famiglie in difficoltà»