Nuova Marna, Sesto in corteo per l’ambiente. Colombo (Lega): «Un teatrino»

sesto legambiente minoranza manifestazione marna

SESTO CALENDE – Una trentina di manifestanti in difesa degli alberi che verranno abbattuti per fare spazio alla Nuova Marna. È successo ieri, 28 luglio, a Sesto Calende. Un’iniziativa firmata dai gruppi consiliari della minoranza Insieme per Sesto e Sesto2030, che ha trovato pieno appoggio nella sezione cittadina di Legambiente. Cartelli e striscioni, utili a rendere quanto più chiara la richiesta dei partecipanti: chiedere una compensazione per equilibrare le perdite e i consumi dei nuovi cantieri. O meglio, come ha sottolineato l’associazione del cigno verde, «una svolta ambientale». Ma dal fronte della maggioranza non sono mancate le critiche. Così il capogruppo Marco Colombo (Lega): «Corteo legittimo, per carità. Ma presentarsi in Comune alle 18.30 di mercoledì, quando la minoranza sa che è chiuso, e dire che il sindaco non ha risposto è scorretto».

Obiettivo: consegna delle piante

Obiettivo del raduno era consegnare due piante – un abete rosso e un castagno – al primo cittadino e alla sua squadra. Un modo per avvalorare ancora di più le richieste di compensazione ambientale. Sì, perché i cantieri, come ha precisato Legambiente, «circa una ventina di specie – per un totale di 150 piante, dai più comuni salici e tigli, cedri e querce, alle specie più pregiate come i carpini o le tuie soprannominate “alberi della vita” – scompariranno». La consegna non è andata a buon fine, ma la manifestazione ha comunque dato la possibilità di lanciare il suo messaggio. Al punto che il presidente di Legambiente Sesto, Ugo Mazzoccato, farà un nuovo tentativo per essere ricevuto e portare a termine il gesto simbolico. A dare man forte, presenti gli esponenti di Insieme per Sesto, ovvero Giancarlo Rossi, Roberto Caielli e Floriana Tollini.

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Il problema di abbattere le piante

Non è un caso che la manifestazione sia partita da via Remo Barbieri. Sarà lì, infatti, il posto in cui saranno sacrificate le prime piante, al parco giochi del circolo sestese e ai giardini pubblici. E che farà spazio alla realizzazione della sede della società canoa Csck e alla sala polivalente con 412 posti e un parcheggio interrato. In una nota, Legambiente aveva già messo in chiaro «l’importanza delle piante». E con più di un vantaggio: «Assorbono co2, drenano il terreno e lo consolidano, sono fondamentali per la fauna, ma anche più banalmente, se quando si scende dal ponte di ferro entrando in città si prova a mettere fuori il braccio dal finestrino si sentirà una notevole differenza di temperatura nelle calde giornate estive. Togliere un albero e cementificare significa alzare la temperatura di circa 10 gradi».

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«Vorrei vivere nell’ignoranza come loro»

Il capogruppo di maggioranza non ha dubbi: «Una manifestazione molto poco partecipata, è stato un teatrino». Il motivo? «I cittadini sanno che questo è un progetto meritevole e che valorizzerà ulteriormente Sesto». Dal canto suo, mette in chiaro che verranno abbattute 50 piante – «e non 150, come dicono» – per poi metterne 57: «Andremo a guadagnarci in fatto di verde. Loro dicano quello che vogliono, sarebbe un sogno per me provare a vivere nell’ignoranza come il centrosinistra. Sì, perché non renderei conto a nessuno e direi quello che voglio».

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