In provincia di Varese il Terziario ai tempi del Covid resiste, innova e cresce

VARESE – Un crescita dello 0,6%, percentuale, che tradotta significa 325 imprese in più del settore Terziario. Crescita che si è registrata nel momento più duro della crisi sanitaria: l’anno 2020. Un dato confortante quello che emerge dal General report 2021 condotto dall’università Ca’ Foscari di Venezia e presentato questa mattina (giovedì 29 luglio) nella sede di Confcommercio Varese di via Val Venosta.

«I dati emersi ci hanno sorpreso -ha spiegato il professor Alessandro Minello, dell’università Ca’ Foscari di Venezia e responsabile del Dipartimento Management – perché nel 2020, che è stato un anno tremendo per l’economia italiana, il terziario in provincia di Varese si è rafforzato ed è stato il settore che, in maniera più decisa, ha segnato questa crescita inaspettata. Crescono le imprese, ma anche gli imprenditori e il personale direttivo. Crescono i Servizi e il Turismo in maniera rilevante. Segnali positivi anche per il settore fieristico, che nell’ultimo anno si è spostato su piattaforme online. Un passaggio non scontato e che in altri territori italiani non c’è stato. A Varese sì».

Cresce anche l’attrattività del territorio varesino, dove si sono registrate aperture di sedi staccate dalla “casa madre” di impresi dislocata altrove. Come mai? «Perché la provincia di Varese ha dimostrato di avere un settore imprenditoriale resiliente e che ha saputo innovare. In tutti i comparti. Si tenga anche conto che, in Lombardia, solo Lecco ha segnato numeri migliori di Varese».

Le spine

L’età media troppo elevata degli imprenditori da un lato e il calo degli imprenditori Under 30 dall’altro, che non ha innescato un deciso cambiamento. Queste le spine del Terziario, non certo legate esclusivamente al Covid, ma che con il passare del tempo potrebbero “indebolire” un tessuto produttivo che nell’anno considerato più buio, ovvero il 2020, ha dimostrato di saper resistere, cambiare passo e tenere il ritmo di una realtà improvvisamente modificata dalla pandemia e, fondamentale, ha introdotto innovazione.

Gli effetti del Covid sul Commercio

Dal General report emerge che la sofferenza del Commercio patita durante il 2020 è meno pesante rispetto alla crisi strutturale degli anni che vanno dal 2016 al 2019. In questo triennio, infatti, il comparto ha registrato la chiusura di 1.077 esercizi. Nel 2020, invece, il decremento è stato contenuto. E a soffrire di più sono gli esercizi delle zone montane della provincia, del lago Maggiore e del saronnese.

Tra i differenti comparti è l’alimentare che registra una seppur minima stabilità su tutto il territorio del Varesotto. Soffre invece il Tessile – Abbigliamento (ma anche qui la crisi ha radici più profonde rispetto al Covid), In difficoltà anche “Casa arredo”, “Elettronica e telecomunicazioni”, “Sport e cultura” e la vendita di auto.

Turismo più forte del Covid

Il Turismo è certamente uno dei comparti che più hanno patito la pandemia a causa di chiusure e impossibilità degli spostamenti. Eppure i dati del Turismo in provincia di Varese segna numeri in controtendenza. Crescono le strutture ricettive, cresce la ristorazione e crescono anche le fiere. Dati confortanti che necessitano però di alcuni distinguo: ad esempio le strutture ricettive, dove calano gli alberghi, ma crescono i campeggi, i B&B, le case vacanze. Così come nel food i numeri segnano una crescita in questi servizi innovati del comparto come ad esempio il delivery. Ed è proprio il fattore innovativo che ha segnato punti di crescita.

Alessandro Castiglioni, presidente Ente bilaterale del Turismo ha espresso soddisfazione «per i dati emersi dal report, che però necessitano di una lettura approfondita», ma anche «dal fatto che, come emerge dello studio, il Terziario resta uno settori trainanti, ma anche innovativo, del sistema economico del Paese e della provincia di Varese. E sono stati proprio i sistemi innovativi, che hanno trasformato questo settore, che hanno permesso di cambiare, di rendere le attività più moderne e al passo coi tempi. Questo grazie anche alla capacità dei nostri imprenditori di cambiare metodi e tempi di lavori in maniera davvero rapida. Cosa per altro non certo scontata».

I Servizi

I Servizi si confermano la forza motrice all’interno del Terziario. Nel 2020 si è registrata una crescita dell’1,5%. La spinta di questo comparto è data dal Terziario avanzato, ovvero attività che sfruttano conoscenze e competenze come fattore produttivo. Un Terziario avanzato forte abilita e “trascina” anche gli altri comparti. Crescono più i Servizi alle imprese rispetto ai Servizi alla persona.