«Esclude i bimbi con disabilità»: il nuovo parco giochi di Sesto bocciato dalla Onlus

SESTO CALENDE – «In questo progetto non c’è alcuna attenzione per i bambini con disabilità, ma anzi esclusione totale». Così Federica Müller, presidente della onlus “Amici di Tommy e Cecilia”, sul nuovo parco giochi di Sesto Calende, recentemente approvato dalla giunta del sindaco Giovanni Buzzi. «Ci eravamo proposti per essere co-protagonisti al piano», scrive. Facendo riferimento alla parte specifica del codice normativo «in cui si auspica che le amministrazioni pubbliche coinvolgano gli enti del terzo settore per la programmazione e l’organizzazione a livello territoriale». Ma sembra che le cose siano andate diversamente: «Niente da fare, nessuna risposta. Solo un comunicato stampa in cui abbiamo appreso la triste notizia».

«L’amaro in bocca»

Prima di chiedere al sindaco e alla giunta di essere coinvolti nel progetto del parco, prosegue Müller, «avevamo sentito anche l’assessore Jole Capriglia, per anticipare la richiesta dell’incontro e sottolineare l’importanza dell’intervento anche da parte delle Politiche Sociali». Il tutto, ovviamente, «in un’ottica di inclusione sociale dei bambini con disabilità».
Invece, «senza che nessuno abbia battuto ciglio», si assiste «all’approvazione di un progetto che, sinceramente lascia l’amaro in bocca». Con un parco giochi che «di inclusivo non ha nemmeno lontanamente la parvenza». Sì, perché si parla di «pavimentazione anti-trauma, di installazione di nuovi giochi a molla, di altalena, di panchine e cestini». Senza, però, «nessun riferimento a giochi realmente pensati per le esigenze di tutti i bambini».

Un «parco ideale»

A Sesto, aggiunge Müller, «negli anni passati e grazie alla partecipazione di bandi di Regione Lombardia, sono stati applicati nei parchi giochi di periferia solo alcuni giochi inclusivi e dedicati ai minori con disabilità». Un modo per dire che, oggi «avremmo l’opportunità di fare realmente la differenza, progettando un parco accessibile a tutti». E non solo privo di barriere architettoniche, «ma con l’installazione di giochi il più possibile fruibili da tutti i bambini: quelli che possono correre o che usano la carrozzina ma anche quelli ipovedenti o con disabilità motoria lieve». Insomma, «che possano vivere una realtà condivisa di gioco in totale autonomia». E che sia inoltre «strutturata e organizzata per i genitori e i nonni con disabilità che accompagnano i piccoli».
L’obiettivo è un «parco ideale», con un’area giochi innovativa, «dove si accolgono bambini differenti in un’ottica di civiltà e diritto di gioco per tutti. Che favorisca realmente la socializzazione, l’autostima e l’autonomia tutti».

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sesto parco giochi inclusivo onlus – MALPENSA24