SESTO CALENDE – Il gruppo consiliare “Noi Sestesi” non c’è più: a pochi giorni dalle dimissioni di Simone Pintori, lascia il consiglio comunale anche Angela Menin, l’ex assessore che aveva abbandonato il gruppo di maggioranza per confluire nella nuova formazione fondata dallo stesso Pintori. Ancora da verificare chi prenderà il suo posto, ma quel che è certo è che l’esperienza politica nata da una costola della maggioranza di centrodestra che governa Sesto Calende è giunta al capolinea. «Era un castello costruito sulla sabbia. Ora andiamo avanti compatti e senza defezioni» attacca Marco Colombo, ex sindaco e capogruppo della maggioranza.
Le dimissioni
Nella lettera di dimissioni, Angela Menin parla di «numerosi impegni personali e lavoralivi che non mi permettono di garantire la costante presenza» e fa riferimento al fatto che è venuta meno «la disponibilità necessaria ad onorare l’incarico di consigliere comunale, soprattutto adesso che è venuto a mancare il sostegno del Collega Simone Pintori». Che ha a sua volta dato le dimissioni in seguito ad un nuovo incarico professionale.
La polemica
«Quando i castelli si costruiscono sulla sabbia poi cadono – commenta l’ex sindaco Marco Colombo, capogruppo di maggioranza – ero stato attaccato, ma quello che avevo previsto sei mesi fa si è avverato. L’avevo detto che Pintori se non prende posti abbandona i posti. Questo è il tanto decantato amore per Sesto: appena ha sentito una sirena nel mare, il marinaio è saltato giù dalla nave. Io invece resisto e vado avanti, con una maggioranza che ora è più compatta e senza defezioni, grazie all’ingresso del consigliere Crenna, persona capace, intelligente e volenterosa, e con le altre persone che dovranno decidere se entrare». Marco Colombo si toglie tutti i sassolini che aveva nelle scarpe nei confronti dell’esperienza di “Noi Sestesi”: «Passavo per il “cattivo” di turno quando avevo resistito alla loro politica dei posti – rimarca l’esponente della Lega – Pintori ha voluto strappare dopo aver messo in giunta persone che non erano in grado di fare gli assessori, volendo imporre una politica diversa dallo stile della maggioranza, e per quello siamo stati costretti a metterlo alla porta. Angela Menin, che è persona più razionale ma in un momento particolare ha compiuto una scelta sbagliata, ora ne paga le conseguenze».
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