Sgombero dei sinti, si va dal prefetto. Per ora ruspe ferme in garage

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GALLARATE – Per i sinti (oggi, 29 novembre, terzo giorno di sgombero del campo di via Lazzaretto a Gallarate) si va dal prefetto. Riunione in programma domani mattina a Villa Recalcati, sede varesina dell’ufficio di Enrico Ricci, il rappresentante del governo in provincia. Riunione i cui scopi sono oggetto di un botta e risposta tra l’Associazione Nazione Rom e il sindaco di Gallarate Andrea Cassani.

Il sindaco: nessun passo indietro

Il primo cittadino gallaratese, in replica alla stessa associazione “fa presente che l’incontro di domattina in prefettura è stato richiesto da Marcello Zuinisi (legale rappresentante dell’associazione Anr) al sottoscritto sindaco di Gallarate ed è esclusivamente un incontro volto ad ascoltare le proposte dei rappresentanti del campo di via Lazzaretto. Tale incontro, che ho chiesto al prefetto di Varese Enrico Ricci di poter tenere in prefettura, non è assolutamente sintomatico di una cessazione del processo di allontanamento in atto”.
Chiarimento che non lascia dubbi dopo che l’Anr aveva parlato di una riunione per istituire un tavolo di inclusione per l’utilizzo dei fondi dell’Unione europea. Al summit, oltre al prefetto, a Cassani e a Zuinisi prenderà parte anche l’avvocato Pietro Romano, il legale della comunità sinti di Gallarate.

Contributo comunale di 500 euro

Partita ancora aperta, dunque? Solo in parte, in quanto lo sgombero sta procedendo a rilento ma, fino questo momento, senza intoppi. Anche oggi sono “uscite” alcune casette mobili e altrettante roulotte. Ne rimangono da spostare poco meno di una decina. Allo stato dell’arte non è in programma, almeno per ora, l’intervento delle ruspe.
Palazzo Borghi dunque non torna indietro, soprattutto dopo il sostegno via Facebook del ministro dell’Interno Matteo Salvini, che plaude all’iniziativa del primo cittadino gallaratese. A favore dei sinti “sfrattati” il Comune mette comunque a disposizione 500euro come contributo per coloro che spostano la loro casa mobile. E a differenza di quanto comunicato in un primo momento, i genitori potranno stare con i bambini nelle tende riscaldate in via Pacinotti oppure in altre soluzioni abitative come alberghi o residence. Una decisione, questa dell’amministrazione di centrodestra, probabilmente tesa ad evitare che le famiglie interessate finiscano per dividersi, alimentando così ulteriori polemiche.

 

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