Siamo alla quarta età. Super anziani e salute temi delle “Giornate del cuore”

giornate cardiologiche iseni

SAINT VINCENT – Ha preso il via ieri 19 ottobre il settimo congresso nazionale “Le Giornate cardiologiche del Centro Cuore Milano-Malpensa” organizzato dalla Fondazione Iseni y Nervi: tre giornate in cui, grazie alla Fondazione che ha sede a Lonate Pozzolo, specialisti e tecnici si confronteranno sul tema “Salute e sanità: due storie completamente differenti”.

 La cura della quarta età

Due questioni diverse ma convergenti tra loro, quelle di salute, intesa come lo star bene della popolazione, e sanità come sistema, attorno a cui ruota il congresso. Un tema a cui si aggancia quello dei super anziani, la fascia di popolazione che attualmente, con il drastico calo delle nascite, risulta essere la più folta e in continuo aumento. Verso i pazienti della cosiddetta quarta età si rende particolarmente necessario far convergere i due poli di sanità e salute: questo perché si parla di soggetti che, per anzianità, presentano patologie che spesso vanno a sovrapporsi tra loro. Una mancata o inefficace gestione dei super anziani ha enormi costi sociali, oltre che ricadute ovvie sulla qualità della vita dei pazienti.

Parola chiave: prevenzione

È a questo punto che fare prevenzione si configura come la chiave capace di far funzionare tutto il sistema sanità-salute. Spiega il professor Andrea Macchi, cardiologo e Direttore del Centro Cuore nonché coordinatore dell’evento, che è grazie alla prevenzione che oggi un soggetto riesce ad arrivare in buone condizioni sino alla terza e alla quarta età: «Un ottantenne di oggi ha un’aspettativa di vita media di almeno altri otto anni: oggi riusciamo a far sopravvivere pazienti anche in seguito all’infarto miocardico che una volta era causa di morte. Bisogna però tener conto che nei super anziani spesso convivono patologie diverse e si assumono farmaci che interagiscono fra loro». Investire sulla prevenzione dunque, che rimane sempre «l’opzione economicamente più sostenibile rispetto alle ospedalizzazioni», affiancandovi diagnosi precoci e alta tecnologia: «Con gli interventi di oggi anche in casi critici riusciamo a migliorare la sopravvivenza e la qualità della vita».

Gli interventi: i contributi video

Di seguito i contributi video del professor Andrea Macchi, cardiologo e Direttore del Centro Cuore; dottor Sante Bongo, direttore Cardiologia Due dell’ospedale di Novara; dottor Gianluca Botto, direttore di elettrofisiologia ASST Rhodense-Milano; dottor Gian Piero Perna, direttore dipartimento scienza cardiovascolare ospedali riuniti di Ancona.

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