Presentate in Senato “Le Giornate cardiologiche” della Fondazione Iseni y Nervi

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ROMA – “Salute e sanità: due storie completamente differenti”. Questo il tema del settimo congresso nazionale “Le Giornate cardiologiche del Centro Cuore Milano-Malpensa”, che organizzato dalla Fondazione Iseni y Nervi dal 19 al 21 ottobre a Saint Vincent è stato presentato oggi martedì 2 ottobre a Palazzo Madama sede del Senato della Repubblica. Sede prestigiosa per un evento di alto profilo medico che, una volta di più, sottolinea l’alto livello qualitativo e professionale della Fondazione che ha sede a Lonate Pozzolo. All’evento era presente anche il senatore Antonio Tomassini.

L’uomo che soffre al centro del sistema sanitario

“Salute e sanità sono due ambiti molto differenti – ha spiegato Fabrizio Iseni, presidente della Fondazione Iseni y Nervi che nell’ambito della presentazione ha avuto un incontro privato con il Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati – il tema centrale, oggi più che mai, è riportare l’uomo che soffre al centro del sistema sanitario e fare in modo che il sistema sia in grado di dare risposte concrete e soddisfacenti a chi ha bisogno di assistenza. Si tratta quindi di sviluppare una medicina 3.0 cioè una medicina all’avanguardia, sotto tutti i punti di vista: diagnostico, specialistico, terapeutico, ospedaliero e così via. Un sistema sanitario capace di dare risposte immediate e certe a chi ha problemi seri di salute, di avviare corretti ed efficienti percorsi terapeutici attraverso una ottimale gestione delle risorse”.

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In cardiologia la richiesta di assistenza è in costante aumento

Partendo dalla cardiologia e dalle patologie cardiovascolari e allargandosi poi alle altre discipline mediche, il congresso esaminerà il divario che separa la salute dalla sanità. Verrà chiarita la reale necessità di salute del cittadino e paziente, e la possibilità dell’apparato sanitario di sostenerla. Apparato sanitario che deve fare i conti con le risorse disponibili, a fronte di una richiesta di assistenza che è in costante aumento. “Durante il congresso – ha anticipato il dottor Andrea Macchi, cardiologo e Direttore del Centro Cuore nonché coordinatore dell’evento – discuteremo con i medici di innovazione in cardiologia, di buona clinica e di alta tecnologia. Attività medica calata in una realtà che sempre più pretende dallo specialista la sicurezza e la certezza del risultato, anche in una popolazione anziana sempre più complessa e con maggiori comorbidità” cioè con l’insorgenza – raggiunta una certa età – di più patologie nello stesso individuo”.

Il privato compensi le carenze del pubblico

Marco Siclari, componente della Commissione Sanità al Senato ha aggiunto: “Il privato deve poter compensare le lacune del pubblico: i due sistemi sono complementari e bisogna andare verso una loro integrazione”. Il Senatore Pier Paolo Sileri, Presidente della Commissione Sanità del Senato, ha spiegato: “Nel 2030 in Italia il 30 percento della popolazione saranno anziani. E’ essenziale quindi una nuova visione della Sanità. Purtroppo da alcuni anni registriamo una caduta della Sanità e recuperare questa spinta verso il basso sarà difficile. Una grande sfida”.
Il Professor Francesco Fedele presidente dell’Italian Federation of Cardiology e docente di Cardiologia alla Sapienza di Roma, ha evidenziato la necessità di un radicale cambiamento del percorso universitario: “I meccanismi di selezione dei futuri medici non sono piu’ validi. Bisogna valutare la qualità dei futuri medici non con un semplice test di ingresso che non può stabilire se una persona sarà un buon medico oppure no. Bisogna valutare i futuri medici attraverso il percorso formativo, cioe’ durante i primi anni di studio”. In questo modo salute e sanità potranno finalmente iniziare a convergere. Per il bene di chi sta male.

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