Formazione dei medici, Micom prima in Italia

Dalla provincia di Varese una nuova storia di successo. E arriva il paziente virtuale

MALNATE – E’ una storia di successo, che porta una firma varesina, quella di Gianluca Soldà, 46 anni di Malnate. Dal 2006 è amministratore delegato di Micom, il primo provider italiano per la formazione continua in medicina, cioè quel training obbligatorio per i medici che consente non solo di aggiornare le proprie competenze in campo scientifico, ma anche di acquisire i crediti obbligatori per l’esercizio della propria attività.

“Siamo cresciuti molto – spiega Soldà – nel 2006 Micom fatturava 3,5 milioni di euro, oggi abbiamo raggiunto quota 12 milioni. Dal 2014 siamo provider accreditato a rilasciare i crediti formativi e siamo diventati in questi anni primo provider italiano in tema di formazione medica”. Merito di scelte imprenditoriali azzeccate, ma anche del quotidiano lavoro dello staff della Micom, una trentina di persone motivate e altamente professionali. Gestire un evento medico-scientifico non è infatti cosa facile: l’organizzazione va curata nei minimi dettagli soprattutto quando i congressi riuniscono 700 medici. “Capitata raramente, per fortuna – spiega sorridendo Gianluca Soldà – in media ai convegni abbiamo cinquanta / sessanta persone. Ma il dato significativo è che arriviamo a gestire fino a 750 eventi l’anno, un numero che dà l’idea dell’importanza e dell’impegno che l’attività congressuale in campo medico rappresenta oggi”.

750 eventi l’anno

Settecentocinquanta eventi l’anno, fra convegni e training formativi, significa una media di quasi due al giorno. In realtà sono concentrati principalmente nel fine settimana. Ma che dà l’idea di quanto sia forte l’esigenza di tenersi aggiornati. Negli uffici milanesi di via Bernardino Verro curano l’organizzazione dei relatori, la gestione dei medici da invitare, gli aspetti logistici, alberghieri e gestionali. Una macchina organizzativa complessa. “Ci occupiamo prevalentemente di primary care, cioè di cardiologia, pneumologia, medicina interna, diabetologia” spiega Soldà. Gli aggiornamenti riguardano principalmente l’attività strumentale, le nuove terapie, ma anche i vari aspetti gestionali che la medicina del futuro dovrà affrontare, a fronte della progressiva limitazione di risorse del sistema sanitario.

Il paziente virtuale

Una storia di successo, quella di Micom. Ma Soldà sta già scrivendo il futuro della formazione in campo medico: si chiama “paziente virtuale”. “Stiamo creando un software che riproduce il paziente virtuale in 3D – spiega l’AD di Micom – durante gli eventi i medici possono quindi avviare il colloquio medico-paziente con il nostro paziente virtuale, sviluppare su di lui nuove procedure mediche, gestirlo come se fosse un paziente reale, senza alcun rischio”. Insomma, il paziente ideale per sviluppare nuove strategie in campo medico.