Siamo Somma: «Non siamo noi gli incompetenti. La giunta risolva i problemi»

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SOMMA LOMBARDO – «Chiediamo più rispetto per le proposte di cui ci facciamo portatori. Non accettiamo che la maggioranza voglia farci passare per incompetenti e chiediamo loro di tagliare col passato, di smetterla di guardare sempre indietro e di risolvere i problemi, senza trovare scuse». È questa in sintesi la dura presa di posizione degli esponenti di Siamo Somma, lista civica di opposizione a Somma Lombardo.

Trattati con sufficienza

Il gruppo si è ritrovato questa mattina, 20 ottobre, nella sede associativa di via Zancarini per esprimere disapprovazione rispetto al comportamento istituzionale tenuto dalla maggioranza (Pd, Somma civica, Sinistra, Somma al Centro). Un concetto espresso all’unisono dal consigliere comunale Corrado Martinelli con Nando Torregiani, Giancarlo Nocini e Massimo Zocchi. «Il nostro obiettivo – fanno sapere – è da sempre fornire proposte, anche se dobbiamo constatare che non vengono mai prese in considerazione nonostante siano state presentate nei dettagli. Non siamo mai stati ascoltati, anzi veniamo trattati con sufficienza».

I problemi irrisolti

Nello specifico ci sono alcuni temi trattati con particolare attenzione: «Contestiamo il fatto che non vengano destinate risorse per il turismo, eppure a Somma abbiamo il Castello, le spiagge, il Ticino. Con tutto ciò potremmo attirare turisti e nuova linfa, se solo avessimo un piano ben strutturato». C’è poi la questione del sottopasso ferroviario. «Avevamo presentato una sorta di piano che prevedeva la risoluzione del problema realizzando una passerella ciclopedonale che scorre sopra i binari. Non ci hanno ascoltato e hanno destinato molte risorse per realizzare due ascensori». Infine ci sono gli allagamenti perenni alla curva di via del Rile: «Ogni volta che piove si ripresenta sempre lo stesso problema. Sono sette anni che chiediamo di intervenire perché ogni volta è un problema, un disagio. Avevamo presentato un progetto di circa 15mila euro, adesso loro ne hanno presentato un altro da 120mila euro, ma non sappiamo quando potranno davvero intervenire. Devono mettersi a parlare del presente e del futuro e devono dire come intendono affrontare i problemi, senza trovare scuse e alibi. Continuano a parlare del passato forse perché non hanno idee per affrontare il presente e il futuro».

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