VARESE – «Sul fronte dell’economia nazionale, e della nostra provincia, la situazione sta diventando sempre più difficile. Con Regione e Governo il confronto è costante; apprezziamo lo sblocco delle risorse per la cassa integrazione in deroga, ma non basta». Umberto Colombo, Roberto Pagano e Antonio Massafra, segretari territoriali di Cgil, Cisl e Uil, a seguito della conferenza stampa di oggi, martedì 3 marzo, tenuta da Fabio Lunghi, presidente della Camera di Commercio di Varese, sono intervenuti nuovamente sull’emergenza sanitaria legata al diffondersi del coronavirus.
Un accordo-quadro regionale per applicare subito le norme
Come hanno esordito i leader sindacali, «apprendiamo dello stanziamento straordinario da parte della Camera di Commercio di Varese preannunciato dal presidente Fabio Lunghi ai giornalisti nel corso della conferenza stampa di oggi: rimarchiamo che le risorse straordinarie messe in campo per combattere l’emergenza sanitaria devono essere utilizzate anche per sostenere l’occupazione e superare possibili difficoltà. Riteniamo altresì indispensabile e urgente definire al più presto un accordo-quadro regionale al fine di determinare condizioni di applicabilità immediata delle norme, sia per i lavoratori che per le imprese».
Garantire le condizioni per ripartire al più presto
Non solo: per Colombo, Pagano e Massafra, in linea con l’attenzione espressa questa mattina dal presidente camerale Lunghi, «è urgente attivare verso il mondo bancario un confronto al fine di garantire anche l’anticipazione dei trattamenti economici per lavoratrici e lavoratori. Sono moltissimi i settori colpiti dalle conseguenze dell’emergenza sanitaria anche a Varese. Se si sarà capaci di tutelare le condizioni di lavoro e i livelli di reddito, oltre all’attività delle imprese, si potranno garantire le condizioni per ripartire il più presto possibile. Imprese e lavoratori attendono dalle istituzioni misure adeguate per evitare che il sistema già in crisi possa rischiare il collasso».
Malpensa è considerata una porta alle zone più critiche
Sul nostro territorio si impone, tra le tante, anche la crisi che riguarda l’aeroporto di Malpensa. Per i segretari Cgil, Cisl e Uil territoriali «tante compagnie aeree tagliano i collegamenti con il nostro Paese, e in particolare con Malpensa: pur non essendo una zona rossa, viene considerata dai Paesi stranieri come una porta che collega direttamente con le zone più critiche. Su questo fronte occorre un impegno forte di Governo e Regione, capace di salvaguardare posti di lavoro e diritti delle lavoratrici e dei lavoratori occupati nell’aeroporto nonché l’economia dell’intero territorio». Come hanno concluso Colombo, Pagano e Massafra, «per queste ragioni anche il sindacato confederale territoriale ribadisce la sua volontà di essere parte attiva nelle future occasioni di confronto istituzionale relative all’emergenza coronavirus, così come sta avvenendo in altre province lombarde. Una condizione indispensabile per gestire al meglio questo grave problema, sia per quanto riguarda la provincia di Varese, sia per quanto riguarda un accordo quadro a livello regionale».