Sindacati in Amga Sport: diritti e tutele anche per i lavoratori dello sport

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LEGNANO – Primo incontro sindacale, nei giorni scorsi, tra la direzione di Amga Sport, i sindacati e una rappresentanza dei lavoratori, dopo che questi ultimi hanno per la prima volta indicato i propri rappresentanti sindacali: si tratta di Emanuele Anilli per i dipendenti e di Maria Paula Sesma per i collaboratori. «L’incontro – spiegano Davide Ferrario e Juri Sbrana della CGIL Ticino Olona – è stato il primo momento di confronto tra i lavoratori e l’azienda. Un confronto caratterizzato dalla reciproca correttezza e volontà di avviare un proficuo percorso di relazioni. A tal proposito, l’azienda si è detta disponibile a riconoscere anche la rappresentanza dei collaboratori sportivi, oltre che quella dei dipendenti regolata dal contratto collettivo nazionale».

Ferrario e Sbrana (CGIL): «Ripartire dopo l’emergenza»

«Inevitabilmente – continuano i sindacalisti – il tema di questo primo incontro è stato il processo di riapertura degli impianti dopo la fase più acuta dell’emergenza Covid-19. L’azienda ha evidenziato come l’impianto natatorio di Legnano, la cui riapertura è prossima, sarà comunque caratterizzato da un’attività ridotta, mentre permangono incertezze rispetto all’impianto di Parabiago. Incertezze su cui abbiamo chiesto di definire in tempi rapidi soluzioni che scongiurino un impatto occupazionale». Nel corso dell’incontro è stato anche firmato l’accordo FIS (cassa integrazione) per i lavoratori dipendenti, dal 18 maggio al 21 giugno. L’azienda ha confermato l’impegno ad anticipare il trattamento economico in capo all’INPS. «Relativamente alle misure di sicurezza – proseguono Ferrario e Sbrana – indispensabili per la riapertura degli impianti, abbiamo chiesto che non ci siano trattamenti diversi tra i lavoratori e collaboratori. L’azienda ci ha rassicurato impegnandosi ad adottare scrupolosamente tutti i protocolli e le disposizioni previste, anche con la consegna dei dispositivi di protezione individuale e quant’altro necessario. Inoltre l’assicurazione sanitaria Covid stipulata dall’azienda per i dipendenti sarà estesa anche ai collaboratori richiamati in servizio». Il sindacato ha poi richiesto di avviare un confronto finalizzato al riconoscimento di regole e tutele, nel quadro di una crescita delle professionalità e del riconoscimento dell’esperienza dei collaboratori sportivi. L’azienda ha espresso la propria disponibilità ad approfondire il tema.

Un mese di “cassa” per i dipendenti

«Siamo consapevoli – sottolineano i sindacalisti – che una discussione sulla condizione contrattuale dei collaboratori sportivi e dei lavoratori si avvia in un momento estremamente delicato tra l’emergenza Covid e la fase di rinnovo dei contratti di collaborazione, ma per quanto ci riguarda questa discussione non è rinviabile. Rimaniamo convinti che la riapertura degli impianti deve essere accompagnata dall’impegno a garantire il quadro occupazionale pre-Covid con nuove tutele che possano migliorare la condizione dei lavoratori e il servizio per gli utenti. Siamo soddisfatti – concludono – che si sia potuto avviare un normale percorso di relazioni sindacali in Amga Sport e riteniamo che possa essere l’esempio di come, anche nel settore dello sport, si costruiscono diritti e tutele per dipendenti e collaboratori. Già in questi giorni siamo impegnati ad estendere questa esperienza negli altri impianti sportivi del nostro territorio».

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