Smistata dopo nove mesi la posta per il Sudamerica

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Due mesi fa il caso delle lettere inviate dal Comune di Cardano ai propri residenti all’estero, ancora in attesa della comunicazione che li avvisava della possibilità di partecipare al referendum consultivo per l’autonomia della Lombardia del 22 ottobre scorso. Era il 7 di marzo. Quelle lettere, cinque mesi dopo, giacevano ancora al Centro di smistamento di Peschiera Borromeo. Ora Stefano Ancona del direttivo nazionale di Cobas Poste solleva un nuovo caso di disservizi postali che incidono ancora una volta pesantemente anche sugli abitanti della provincia di Varese.

Il caso

«A inizio anno – spiega Ancona – avevamo denunciato la presenza di 1500 tonnellate di corrispondenza, complessivamente giacente nel Centro di smistamento di Peschiera Borromeo, alle porte di Milano, a causa della cronica carenza di personale. Nel mese di febbraio scorso, il nostro sindacato denunciò addirittura la scomparsa di immani quantità di giacenze di posta estera dal Csi». Il Centro scambi internazionali smista la corrispondenza in ingresso e in uscita, da e per l’estero, per tutto il territorio nazionale. «Ma, inaspettatamente, ieri, è apparsa da smistare la corrispondenza in ingresso proveniente dai Paesi del Centro e Sudamerica, con timbri di spedizione risalenti a settembre e ottobre 2017. Questo significa che, al netto di ulteriori disservizi, determinati dalla nuova disorganizzazione del servizio a giorni alterni, estesa dalle Poste in sempre più ulteriori territori italiani, milioni di cittadini riceveranno la propria attesa corrispondenza con un minimo di 9 mesi di ritardo». Secondo il sindacalista la situazione del servizio postale italiano e delle Poste privatizzate è ormai «a livelli catastrofici mai visti, e con gravi ricadute sugli stessi lavoratori».

L’inevitabile sciopero

Per questo motivo i sindacati di base hanno organizzato lo sciopero nazionale del 25 maggio. Tra le rivendicazioni fanno parte anche la necessità di ottenere l’assunzione stabile dei precari, per coprire la carenza di organico, e la denuncia del recapito a giorni alterni (per ripristinare il servizio postale giornaliero). «La situazione e lo sfascio attuali colpiscono tutti, sia i cittadini che i lavoratori».

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