CANEGRATE – Rivitalizzare il quartiere attraverso le relazioni sociali e piccoli interventi materiali. Il Comune di Canegrate, Aler, Eurolavoro e le cooperative Elaborando e La Cordata hanno incontrato ieri mattina, mercoledì 13 ottobre, gli abitanti di Valverde (nella foto sopra) per parlare della conclusione e dei risultati del progetto “Valverde quartiere attivo e solidale” a due anni dall’avvio. Nell’occasione, è stata allestita una piccola mostra (sotto) delle iniziative e dei laboratori sociali attivati e sono state raccolte le impressioni, positive e negative, per capire come continuare il lavoro fatto fin qui con gli abitanti, sia gli inquilini Aler che i proprietari.
«Sono stati due anni – tira le somme l’Amministrazione comunale – di lavoro non semplice, anche a causa dell’emergenza Covid, che ha pesantemente condizionato un’attività che era incentrata sulla socializzazione e su iniziative in presenza. Nonostante questo, sono state molte le persone entrate in contatto con gli operatori del progetto e che hanno avuto modo di relazionarsi con loro, con le istituzioni e fra di loro».
Il bilancio del progetto
Durante la mattinata è stato ricordato che i servizi sul territorio di cui gli abitanti di Valverde hanno avuto modo di approfondire la conoscenza (Aler, il Comune, Eurolavoro) rimangono e continuano la loro attività, mentre gli abitanti possono continuare a rivolgersi ad essi.
I principali risultati conseguiti sono stati così riassunti: maggiore conoscenza delle dinamiche interne ai caseggiati beneficiari del progetto (via Bologna 13-15-17-19-21-23, via Ancona 5, via Terni 10); maggiore fluidità delle comunicazioni tra inquilini e istituzioni (Aler e Comune); minore isolamento all’interno del proprio contesto abitativo e aumento degli scambi con il vicinato; miglioramento dei comportamenti legati alla raccolta differenziata; piccole migliorie in un plesso (la sostituzione delle cassette postali in via Ancona 5); avvicinamento ai servizi per il lavoro e attivazione di percorsi di formazione.
Comune: «Fondi per interventi strutturali»
«Sappiamo molto bene – riprende l’Amministrazione Colombo – che le esigenze degli abitanti di quartieri di edilizia residenziale pubblica sono relative anche ad altri temi, e molti di questi sono stati espressi dalle persone, ma occorre precisare che questo progetto era incentrato sulla gestione sociale, e quindi sui laboratori sociali e sui percorsi di inclusione attiva. Infatti, il bando di Regione Lombardia era relativo al “finanziamento di progetti per la gestione sociale dei quartieri di edilizia pubblica”.
«Sarebbe, a nostro avviso, importante poter continuare a lavorare su questo versante, magari con un nuovo bando. Auspichiamo quindi che vengano messe a disposizione ulteriori risorse, ma con progetti che possano includere e si sviluppino anche sul versante strutturale, per miglioramenti significativi delle politiche abitative pubbliche nella nostra regione. La valutazione di questi due anni di lavoro è comunque positiva, e ringraziamo i partner e gli abitanti del quartiere che hanno partecipato al progetto e hanno dato un contributo significativo».