Solbiate, maltrattava la ex: condanna a 1 anni e 8 mesi. Accuse tutte confermate

busto rapina carabinieri assoluzione

SOLBIATE ARNO – L’arresto era arrivato la vigilia di Natale dell’anno scorso. A carico dell’uomo, difeso dagli avvocati Gianluca Fontana e Alberto Talamone, c’erano accuse pesanti: maltrattamenti in famiglia, sequestro di persona, lesioni e furto. Oggi, martedì 8 settembre, per lui è arrivata la condanna a un anno e 8 mesi senza sospensione della pena così come disposto dal gup di Busto Arsizio Luisa Bovitutti.

Confermati tutti i capi di imputazione

Il giudice per l’udienza preliminare «Lo ha riconosciuto colpevole di tutti i capi di imputazione contestati – commenta Riccardo Stucchi, legale di parte civile – E questo è di grande conforto per la mia assistita». Ovvero la vittima, l’ex compagna del 36enne folle di gelosia, che per mesi le aveva fatto vivere un incubo sino a quando la donna, non senza paura, aveva trovato la forza di denunciarlo. Il gup (che ha soltanto riqualificato il reato di furto in appropriazione indebita) ha inoltre condannato l’imputato a risarcire la vittima per un ammontare di 10mila euro, anche se non è certo questo aspetto che ha valore oggi per la ex compagna.

Minacce e gelosia ossessiva

Il pubblico ministero (l’inchiesta è stata condotta dai carabinieri di Albizzate coordinati dal pubblico ministero Massimo De Filippo) aveva chiesto una condanna a 4 anni, “scontata” a due anni e 8 mesi dall’ammissione al rito abbreviato così come previsto dalla legge. La ricostruzione degli inquirenti aveva rivelato uno spaccato pesantissimo per la vittima con il 36enne che, ossessivamente geloso, quasi non la lasciava uscire di casa, riempiendola di messaggi di minaccia e arrivando, in un’occasione, a stringerle le mani al collo con il rischio di strangolarla. Il 36enne si è difeso parlando una relazione “movimentata” da entrambe le parti, ammettendo qualche spintone ai danni della vittima ma negando i maltrattamenti reiterati. Con il tempo è arrivato a una parziale conciliazione con la parte civile riconosciuta dal giudice. Di qui la condanna più mite rispetto a quella chiesta dall’accusa ma resa in ogni caso severa dalla mancata concessione della sospensione della pena. 

Solbiate, folle di gelosia a processo per maltrattamenti: chiesti 2 anni e 8 mesi

solbiate arno maltrattamenti condanna – MALPENSA24