SOMMA LOMBARDO – Il dato è eloquente: il numero di accessi di alcune utenze domestiche è troppo alto, così come la quantità troppo elevata dei rifiuti che effettivamente conferiscono. Qualcosa non torna alla piattaforma ecologica di Somma Lombardo: colpa dei furbetti. Che invece di portare soltanto il materiale di casa propria come da regolamento, sfruttano la possibilità di entrare al centro di raccolta in via Ca’ Bagaggio per scaricare anche rifiuti di altrui. Un malcostume dietro cui si cela un secondo (o addirittura un primo) lavoro irregolare. E il Comune corre ai ripari, regolamentando gli accessi di mezzi come i furgoni e monitorandoli.
I casi
Gli ingressi al centro sono regolati da un software, fornito dal gestore, che permette al Comune di registrare le utenze entrate e i conferimenti effettuati. Dati che l’ufficio Ecologia ha analizzato, con il risultato che «in diversi casi c’è un numero elevato di accessi di alcune utenze domestiche per il conferimento di tipologie di rifiuti (per esempio, gli ingombranti)», recita la delibera che ha dato il via alla sperimentazione del nuovo sistema di regolamentazione. Per semplificare il testo del documento, al decimo divano che la stessa utenza ha dismesso in Comune qualcuno ha mangiato la foglia.
Dalle indagini risulta infatti che «difficilmente possono essere prodotte nell’arco temporale di un anno da parte di un’utenza domestica media». Quanto basta per «presupporre attività di conferimento di rifiuti provenienti da utenze diverse dall’intestatario, e pertanto non riconducibili con certezza a utenze del Comune di Somma».
La nuova regolamentazione
La normativa vigente prevede che «la produzione dei rifiuti sia riconducibile al produttore stesso, anche per eventuali future valutazioni sui costi di specifici servizi, nell’ottica del principio “chi inquina paga“». E in base a ulteriori controlli diretti al centro di raccolta, «si è constatata la presenza – nelle fasce orarie di apertura destinate alle utenze domestiche – di furgoni o altri mezzi che normalmente non le possiedono». Da qui, La volontà di regolamentare l’accesso alla piattaforma per un periodo sperimentale di sei mesi. Tra cui consentire l’ingresso di furgoni o simili, solo su prenotazione, il giovedì e il sabato dalle 8.30 alle 12.30. Ma anche «degli intestatari Tari o dei componenti del nucleo familiare solo previo indicazione, in fase di prenotazione, del tipo di automezzo, del numero di targa e del tipo di materiale da smaltire». Fino ai «delegati di utenze domestiche, solo accedendo con la tessera sanitaria dell’intestatario Tari e previo rilascio di autorizzazione scritta dell’ufficio Ecologia».