SOMMA LOMBARDO – La scuola secondaria “Leonardo Da Vinci” di Somma Lombardo sta ospitando da lunedì 9 dicembre studenti e docenti provenienti da 6 diverse nazioni per il primo meeting del progetto Erasmus Plus denominato “Europe Culture Hunt- unity in diversity”, che vede protagonisti ragazzi spagnoli, rumeni, polacchi, turchi e naturalmente italiani.
Somma europea
Per i ragazzi ospitati dalle famiglie dei loro coetanei italiani, sono state organizzate varie attività in lingua inglese, atte a fare conoscere e valorizzare il nostro territorio, mantenendo sempre come elemento caratterizzante dell’ intero progetto, la ricerca delle radici culturali che ci accomunano o che, seppur nella diversità, ci uniscono. Dopo le visite al Castello Visconti di Somma Lombardo e del Castello Sforzesco a Milano, gli studenti hanno lavorato in team internazionali per sviluppare alcuni degli argomenti di ricerca previsti dal progetto quali la presentazioni del loro Paese, delle loro Capitali e di personaggi famosi nella loro terra.
Alla scoperta di Leonardo
Inoltre, vista la ricorrenza dell’anniversario della morte di Leonardo Da Vinci, da cui peraltro l’Istituto sommese ha preso il nome, tutti i gruppi hanno lavorato ricercando informazioni e studiando la figura di Leonardo nella storia. Molto apprezzata è stata la visita in modalità Clil (percorso in lingua inglese) alla mostra multimediale della Sala d’ Asse, al castello Sforzesco di Milano, a cui hanno partecipato anche i ragazzi del Ccr e i ragazzi delle famiglie ospitanti. Significativo anche l’incontro con il sindaco di Somma Lombardo Stefano Bellaria e la visita in municipio.
L’inglese unisce
«Ci si auspica che il coinvolgimento di tutti questi studenti in modo attivo aiuterà a disseminare il più possibile le buone pressi acquisite e ad utilizzare la lingua inglese in un contesto comunicativo reale e motivante», spiegano dalla scuola guidata dal dirigente scolastico Leonardo Mangiaracina . «Ma al di là dei meri aspetti scolastici, ciò che ha colpito tutti, docenti, genitori e studenti. è stata la facilità nello stabilire relazioni fra tutti i ragazzi usando la lingua inglese come lingua veicolare non solo a scuola ma anche nelle famiglie. L’ aspetto relazionale e sociale del progetto è stato quindi notevolmente sviluppato. Si ringraziano tutti coloro che hanno contribuito al progetto offrendo un grande sostegno per la sua felice realizzazione».