SOMMA LOMBARDO – La cultura, tra letteratura, saggistica e fotografia. Ma anche la musica, lungo un itinerario che riscopre le più grandi artiste del panorama internazionale. Somma Lombardo rilancia “SI – Scrittrici insieme”, l’evento tutto al femminile che da ormai dieci edizioni dà spazio alla creatività e all’intelligenza delle donne. Dopo le difficoltà del Covid e delle restrizioni obbligate, le sale del Castello Visconti di San Vito e della biblioteca di via Marconi tornano ad ospitare uno degli eventi in chiave rosa più attesi. Appuntamento dal 30 al 2 ottobre.
Un festival diverso dagli altri
Proprio nella splendida cornice del Castello Visconti, l’evento è stato presentato oggi, 21 settembre. Presente, fra gli organizzatori, Helena Janeczek. Che l’ha definito un festival che «si distingue dalle altre realtà, un’occasione per stare insieme a un evento dallo spirito lombardo vecchio stile, dove ci si tira su le maniche collaborando». O Rosi Garda, imprenditrice di Samarate che da sempre sostiene economicamente la rassegna: «Mi preoccupo che il festival resti indipendente, sotto nessuna bandiera. Grazie a persone splendide che lo curano in maniera eccellente». Per l’attrice Sonia Grandis è «un unicum del territorio». La voce istituzionale sommese è quella dell’assessore alla Cultura, Donata Valenti: «Rendere fruibile la cultura in luoghi storici è parte del programma dell’amministrazione. Il tema di quest’anno: un viaggio storico e geografico di alta qualità». Fino alla fotografa Chiara Ciccocioppo, che inaugurerà la sua mostra “Santa Elisabetta”, un lavoro preciso e empatico dedicato ai pescatori di Mazzara del Vallo. Dove «ho notato la dilatazione dei tempi: ho indagato sull’attesa, momenti che fanno parte della vita in barca».
L’inaugurazione e il concerto
La serata inaugurale al Castello Visconti, il 29 settembre, offrirà un’immersione nella Pompei antica dell’ultimo romanzo di Valeria Parrella. Al dialogo con l’importante scrittrice napoletana, seguirà un reading tratto da “La Fortuna” (Feltrinelli). La messa in scena creata da Grandis sarà accompagnata dalle musiche per flauto originali della compositrice Rossella Spinosa, eseguite dalla flautista Antonella Benatti. Sempre per il festival, Janeczek ha ideato il concerto e itinerario in musica “La voce delle donne” eseguito dalle voci – canto e recitazione – di Erica de Lazzari e Giulia Provasoli, accompagnate dalla chitarra di Luca Pasqua: otto canzoni cult di grandissime artiste – da Aretha Franklin a Amy Winehouse, da Mina a Elisa – e ciò che raccontano.
I geni triestini
Venerdì 30 settembre si aprirà con l’inconsueto dialogo tra il noto scrittore (e architetto) Gianni Biondillo e la saggista e giornalista Paola Caridi, per esplorare da diverse angolazioni “Il corpo delle città”.
Almudena Grandes è stata una delle massime scrittrici europee e, tristemente, una delle tante perdite di questi difficili anni. Elisabetta Severina trasforma la sua tradizionale rilettura in un omaggio all’opera della scrittrice madrilena. Sarà uno degli eventi di sabato primo ottobre, alla biblioteca comunale. La giornata inizierà con tre grandi geni triestini, Giorgio Strehler, Bobi Bazlen e Boris Pahor, di cui parlerà la loro biografa Cristina Battocletti. E si chiuderà con Gaia Manzini e il suo ultimo romanzo “Nessuna parola parla di noi” (Bompiani).
Attualità: l’Ucraina
L’ultima giornata, domenica 2 ottobre si scoprirà Paolina Leopardi, la “povera sorella”, a cui Elisabetta Benucci ha dedicato anni di ricerca e una biografia appassionate. Dialoga con l’autrice Silvana Baldini. Veronica Galletta presenta Nina sull’argine, romanzo finalista del Premio Strega ispirato alla sua esperienza di ingegnere. A chiudere, l’incontro sulla guerra in Ucraina e le sue ripercussioni con Yaryna Grusha, scrittrice, giornalista, docente di letteratura ucraina all’Università Statale di Milano, e Attilio Geroni, ex corrispondente da Varsavia, Francoforte e Parigi del Sole 24 Ore.