“Sono l’angelo della morte”. Testimonianze choc al processo per le morti in corsia

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SARONNO –  “Avevo sentito parlare del protocollo Cazzaniga, ma quando mi chiese di applicarlo mi rifiutai. Sapevo che era un metodo per accelerare la morte dei pazienti. Gli avevo sentito dire: faccio, e a volte sono l’Angelo della Morte”. E’ la frase choc riferita questa mattina in tribunale a Busto Arsizio da un’infermiera del pronto soccorso di Saronno, chiamata a riferire in aula, in qualità di testimone, nel processo “Angeli e Demoni”. L’inchiesta contro Leonardo Cazzaniga, il vice primario dell’ospedale di Saronno, ora in carcere, accusato della morte di 11 pazienti, oltre al decesso di altre tre persone in contesto familiare, sono state ascoltate alcune infermiere. “Cazzaniga – racconta una teste – aveva un carattere particolare, era sopra le righe. Era aggressivo. Quando era particolarmente agitato capitava che prendesse dei farmaci contro l’ansia, in particolare Lorazepam e Valium. Li assumeva da un flaconcino”. Una circostanza, quella dell’assunzione di farmaci, confermata anche da altri infermieri.

Il rapporto morboso con Laura

“All’interno della struttura – ha aggiunto – aveva un rapporto extraconiugale con la Taroni, erano molto affezionati, tanto che si baciavano in pubblico sulle labbra davanti a colleghi e pazienti”.
“Avevo vissuto – ha raccontato un’altra infermiera – un’unica situazione di disagio, ma dissi che la coppia Cazzaniga-Taroni era potenzialmente esplosiva”.
Durante l’udienza in aula ha riferito anche l’investigatore dei Carabinieri della Compagnia di Saronno che si era occupato delle indagini. Rispetto al rapporto extraconiugale tra Laura Taroni e Leonardo Cazzaniga sono emerse alcune questioni da brividi. Intanto è stato confermato il fatto che il 2 luglio 2013, il giorno del funerale del marito Massimo Guerra, Laura Taroni, già condannata a 30 anni di reclusione con rito abbreviato, acquistò on line un Iphone. Il 30 giugno del 2013, giorno del decesso, la donna aveva mandato una mail a un albergo della Valtellina per disdire il soggiorno che avrebbe trascorso con Leonardo Cazzaniga.

Gli acquisti di materiale hot

Erano stati diversi gli acquisti effettuati on line dall’ex infermiera “killer”. Anche materiale hot. Sono spuntati acquisti di falli di plastica, pezzi in lattex e articoli per pratiche erotiche più estreme. All’interno del computer del marito sono state ritrovate numerose immagini e fotografie di Laura Taroni nuda. Ma anche altre immagini più spinte. Rispetto al materiale informatico sequestrato è spuntata anche la traccia di una mail inviata a un sito specializzato nel sostegno alle coppie in crisi. Nella mail la Taroni scrisse che avrebbe avuto bisogno di un percorso terapeutico di coppia visto che da due anni era in crisi con il marito, Massimo Guerra. Si torna in aula nel fine settimana.

Cazzaniga testimoni infermiere – MALPENSA