Scuola, Sos di Legnano Cambia: «Caos regole, ma riapertura priorità assoluta»

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LEGNANO – A poche settimane dall’inizio delle lezioni, a livello nazionale siamo ancora in piena emergenza scuola. È quanto lamenta oggi, martedì 18 agosto, la lista civica Legnano Cambia, secondo cui «il concetto di distanziamento è ancora poco chiaro. Avevamo approfondito il tema con il candidato sindaco Franco Brumana durante una puntata della nostra Edicola, partendo da una normativa in evoluzione che parlava di distanziamento statico e non più dinamico (la distanza tra banco e banco e non la distanza dei soggetti in movimento che prevedeva necessariamente uno spazio maggiore). Poi si è cercato con varie circolari di ovviare al problema del distanziamento togliendo dalle aule scaffali, cattedre e pensando ai banchi a rotelle. Oggi leggiamo sulla stampa che forse basterà la mascherina dove non sarà possibile mantenere le distanze».

«Rebus personale, genitori disorientati»

LC rileva poi come in questi mesi di chiusura delle scuole «non si sia risolto il problema più importante: quello degli organici, che sono ancora in grave sofferenza e che avrebbero potuto, almeno in parte, risolvere la situazione. La pandemia ha letteralmente collassato la scuola italiana colpendola nei suoi punti di debolezza: organico, spazi e strutture. Le famiglie sono state lasciate sole ad affrontare l’emergenza, una parte dei genitori e delle mamme hanno dovuto lasciare il lavoro per seguire i figli minori a casa. Ora, a poche settimane dal suono della campanella, le istituzioni scolastiche che stanno lavorando da mesi aspettano chiarimenti ministeriali e normative ufficiali».

«Serve una rete di supporto alle famiglie»

Lo sguardo si sposta poi a livello locale, dove per la lista «è necessario pensare fin da subito a istituire una rete di supporto per le famiglie, nel caso in cui il tempo scuola fosse ridotto causa esigenza di spazi e nel caso – certamente insperato – in cui fosse necessaria una nuova chiusura temporanea. Servono risorse immediate di bilancio da girare sul capitolo scuola e servizi educativi. Serve una collaborazione con il mondo del volontariato per mettere in campo una rete di supporto a piccolissimi gruppi e a costo zero per le famiglie. L’istituzione del gruppo volontario civico che abbiamo presentato nel mese di gennaio consentirebbe di reclutare personale disponibile (pensionati, studenti, disoccupati) da impiegare immediatamente. Vanno creati da subito spazi di aiuto per le famiglie. Anche i centri diurni per disabili vanno monitorati e urge prevedere una gestione di sostegno per i famigliari. L’emergenza ci auguriamo sia scongiurata – conclude Legnano Cambia – ma sarebbe molto grave da parte di chi si troverà ad amministrare la città non prevedere già da ora risposte fattibili e a costo zero per le famiglie».

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