Sicurezza, le “ricette” di Sinistra e Legnano Cambia in risposta a Toia

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LEGNANO – È la sicurezza il tema al centro della campagna elettorale di Legnano oggi, venerdì 14 agosto. Per La Sinistra-Legnano in Comune, che candida a sindaco Lucia Bertolini, i ripetuti episodi di violenza e vandalismi di cui si sono resi responsabili alcuni giovani, a volte giovanissimi, dopo il lockdown «non sono una novità, ma ci interrogano sulle conseguenze, soprattutto per i più giovani, del lungo periodo di isolamento forzato in famiglia e di sospensione delle abituali relazioni sociali. I dati – argomenta la Sinistra – confermano una crescita del disagio e della sofferenza psichica fra gli adolescenti, che inducono a comportamenti oscillanti tra il rifiuto di riprendere ad uscire di casa, una accentuata insofferenza per ogni forma ulteriore di restrizione e una necessità di dare sfogo alle tensioni emotive accumulate».

«No a una città militarizzata»

La Sinistra ragiona quindi sulle possibili soluzioni. «Pensare di poter arginare queste manifestazioni solo con l’intervento della forza pubblica – osserva – o addirittura con una sorta di “militarizzazione” del territorio invocata da alcuni, difficilmente può raggiungere l’obiettivo, limitandosi a spostare il problema in zone sempre diverse della città. Intercettare queste situazioni e offrire una possibilità di ascolto e di sostegno psicologico a questi ragazzi e alle loro famiglie, può essere un primo passo. Ma lavorare sulla sicurezza per noi significa soprattutto adoperarsi per una Legnano che sia più inclusiva, che contrasti la marginalità sociale, culturale ed economica, che porti servizi e promuova la socialità soprattutto tra le fasce di popolazione e nei quartieri che si sentono in qualche modo abbandonati, creando comunità e facendo diventare ogni cittadino partecipe e protagonista della vita della città».

Lc: «Toia lontana dalla realtà»

Legnano Cambia cita espressamente la Lega come contraltare alle sue proposte. «Apprendiamo con sgomento – scrive la lista civica che sostiene la candidatura a sindaco di Franco Brumana – le gravi affermazioni con cui Carolina Toia, in nome della sicurezza sanitaria immagina la presenza a Legnano di Rom da scacciare e di profughi da non accettare, dimostrando di non conoscere la normativa vigente e nemmeno il significato del termine profugo. Idee poche e confuse, in cui si evince una serrata continuità con i programmi del passato da portare a termine». Fra i punti del programma di Brumana (che è stato il primo a presentarne uno, in largo anticipo sugli avversari) la sicurezza «avrà un ruolo centrale, ma ripartendo dalle periferie che verranno valorizzate creando comitati di quartiere dotati anche di sostegno economico. La cura e il decoro urbano saranno al centro di un progetto che mira alla tutela del bene pubblico nella quotidianità».

«Lavorare sull’emergenza Covid»

Per la lista civica, però, «la sfida più urgente e impegnativa per chi amministra è pensare al futuro, a partire da settembre, all’indomani delle elezioni. E questo ci porta inevitabilmente all’emergenza Covid. Come e cosa farà il sindaco entrante di fronte ad una eventuale nuova impennata dei contagi? Come gestirà la comunità e come supporterà le famiglie a livello economico e di servizi in questa ipotesi? Queste sono le domande a cui stiamo lavorando cercando di porre soluzioni che diano il necessario sostegno ai cittadini». Infine, una stoccata alla candidata del centrodestra sul Palio. «Sentiamo Toia parlare di Palio da inserire nelle liste di candidatura del patrimonio Unesco. Ad oggi non è possibile istruire alcuna domanda di riconoscimento Unesco se non dopo che la manifestazione sia riconosciuta come bene culturale dallo Stato Italiano; purtroppo, a causa della mancata volontà politica delle precedenti giunte, lo status del Palio di Legnano non è ancora chiaro nemmeno a livello regionale. La pratica di riconoscimento Unesco non è stata ottenuta nemmeno dal Palio di Siena e prevede anni per lo studio progettuale e la conseguente formalizzazione. Questi proclami – conclude – denotano un uso improprio delle parole e rappresentano promesse irrealizzabili».

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