BUSTO ARSIZIO – La droga era nascosta nel tubo del manubrio della bici. I carabinieri del nucleo operativo e radiomobile, nel corso del monitoraggio continuo e costante del fenomeno dello spaccio in zone boschive, hanno denunciato uno spacciatore tunisino, bloccato non senza difficoltà nell’area boschiva tra Busto Arsizio e Castellanza.
L’inseguimento nei boschi
il giovane, un 21enne tunisino, in Italia senza fissa dimora, disoccupato, pregiudicato, irregolare sul territorio nazionale, si aggirava a bordo di una bicicletta (sono in corso le verifiche sulla provenienza anche del mezzo, una city bike di particolare valore economico), nella zona di confine tra l’area boschiva e la strada, ritenendo agevole l’eventuale fuga ed allo stesso tempo il contatto con gli abituali acquirenti di sostanze stupefacenti.
Alla vista della pattuglia il nordafricano ha tentato di darsi alla fuga, lanciando a terra un involucro. Raggiunto a piedi dopo un brevissimo inseguimento a piedi da parte dei carabinieri, non contento ha tentato ulteriormente di divincolarsi con particolare vigore, rendendo necessaria la sua immobilizzazione forzata.
La perquisizione
Il tunisino è stato trovato in possesso di poco meno di mezzo etto di hashish e cocaina, già suddiviso in dosi, nonché di 405 euro in banconote di vario taglio, evidente provento dell’illecita attività di spaccio; al termine delle operazioni di fotosegnalamento il giovane è risultato altresì irregolare sul territorio nazionale, in quanto privo di permesso di soggiorno e colpito da ordine espulsione emesso lo scorso 6 settembre dalla questura di Bari.
La droga nel manubrio
L’attenta analisi della bicicletta utilizzata dal pusher ha consentito anche l’individuazione del nascondiglio per lo stupefacente. Le dosi venivano tenute nascoste all’interno del tubo vuoto del manubrio, di volta in volta velocemente smontato per effettuare le singole cessioni.