Speroni: «Sul Verde esultanza fuori luogo. Forza Italia ormai non conta più nulla»

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BUSTO ARSIZIO – «La partita sul Bilancio non è ancora chiusa e non è nemmeno una gara. Per tale motivo l’esultanza dell’assessore Rogora sul verde pubblico è fuori luogo». E ancora, sulla situazione generale e sui venti di guerra che, a partire da Gallarate, soffiano sul centrodestra: «Parlare di ritorsioni politiche a Busto non è corretto. I numeri sono chiari: Forza Italia non è più determinante». Chi parla è Francesco Speroni, segretario cittadino della Lega, che da un lato sfila la bandiera azzurra dai fondi in Bilancio sulle manutenzioni del verde pubblico e dall’altro allontana le nuvole di crisi sopra Palazzo Gilardoni.

Presto per cantare vittoria

Il comunicato stampa dell’assessore al Verde Laura Rogora non è passato inosservato in casa leghista, dove ha suscitato più di un malumore. E a “strozzare in gola” la soddisfazione sbandierata è il segretario del Carroccio Speroni: «A parte che la questione del Bilancio non è una gara dove uno vince e l’altro perde. Ma se qualcuno la vede in questo modo, è bene ricordare che, prima di esultare, sarebbe meglio attendere il voto del consiglio comunale». Insomma, per la Lega è presto per cantare vittoria. «Anche perché – continua Speroni – Noi stiamo ancora facendo tutta una serie di valutazioni e non escludo che potremmo, a questo punto, anche rilanciare». Ovvero, detto in altre parole, rimettere in discussione ciò che qualcuno ha “venduto” come un risultato raggiunto e consolidato.

Le tensioni ci sono, ma è normale

Speroni stuzzica, ma non pigia il piede sull’acceleratore della critica. E si ferma alla questione del Verde. «In ogni coalizione le tensioni non mancano. E non sono mai mancate. E’ normale che sia così». E sul nuovo metodo, richiesto dalla Lega e che prevede una maggiore condivisione su scelte e decisioni, il segretario usa il bastone: «I documenti sulle questioni aperte ci sono, ma ci vengono consegnati sempre in ritardo»; e la carota: «Anche se mi sembra che si stiano portando avanti i progetti: dal sottopasso di Sant’Anna, agli interventi previsti a Beata Giuliana, al parcheggio del tribunale». Ma a puntellare la maggioranza Antonelli non sono solo le opere.

Forza Italia non conta più nulla

Il segretario del Carroccio bustocco poi alza lo sguardo politico, prova a leggere lo scenario generale in provincia di Varese e sgancia la complessa situazione di Gallarate da Busto: «Non credo che qui si possa concretizzare una vendetta di Forza Italia. Lo dicono i numeri. Non sono determinanti. E’ vero che a Palazzo Gilardoni c’è una maggioranza “variabile”, ma non sono certo i due consiglieri forzisti che possono condizionarla».

Insomma nella vision di Speroni Busto resta un fortino, che potrebbe resistere sia davanti al “crollo” di Gallarate, sia a quello dell’amministrazione provinciale, due situazioni in cui gli uomini di Forza Italia hanno un peso (sulla carta) decisivo. «Sento parlare di posizioni non riconosciute e di posti persi di qui e di là da parte di Forza Italia. Ma in tutta sincerità mi sembrano discorsi da grillini assetati di poltrone. In più mi pare che alcuni posti sia stata la magistratura a levarglieli e non la politica». Una scudisciata seguita da un secondo colpo: «Io guardo i numeri e il declino elettorale di Forza Italia viene confermato elezione dopo elezione. La situazione è cambiata».

Troppo buoni

«La verità è che Forza Italia ha più posti di quanti dovrebbe averne – continua Speroni – E la conferma è proprio a Busto, dove hanno due assessori in giunta, pur avendo due soli consiglieri. Anche grazie al fatto che la Lega non è assetata di cadreghe, tanto che sul quarto uomo nella squadra di Governo di Antonelli non abbiamo puntato i piedi per il bene di tutti». E se dovesse cadere Gallarate? «Non dimentichiamo che il casino nasce tutto in Forza Italia. Io sono garantista al centro per cento, ma la Lega non ha alcun indagato. Se a Gallarate (ma anche in Provincia pur essendo di secondo livello), i forzisti decidono di mandare tutti a casa, poi la parola passa ai cittadini. I quali, non credo, che si dimenticheranno di quanto accaduto».

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