SPECIALE YOGA – Non porto la mia scienza, offro la mia passione

fabrizio boldrini yoga

di Fabrizio Boldrini

Spesso insegnando yoga mi trovo a descrivere i vantaggi che questa pratica porta nella vita di ognuno di noi ed ogni volta il discorso prende una piega diversa.
I vantaggi sono personali, come personale è la pratica dello yoga, di questo siamo fortemente consapevoli nella nostra Scuola di YogaKarmachakra di Gallarate.
Non potrebbe essere diversamente. Se uno strumento deve essere utile a tutti deve avere un alto grado di adattabilità alle diverse esigenze ed essere in tal modo personalizzabile. Chiaro che in base alla persona ed al momento particolare in cui la persona si trova, la risposta può essere diversa.

Fondamentalmente lo yoga risponde a domande che tutti prima o poi ci poniamo nella vita e che gravitano attorno al tema. Sono in salute? Sono felice? Sto utilizzando al meglio il tempo che ho a disposizione? La mia vita ha un significato? Da sempre l’uomo si è interessato a questi temi, in modo consapevole o inconsapevole, ed ogni giorno della nostra vita dobbiamo affrontare in modo pratico queste domande, anche se sono i grandi momenti di passaggio o di sofferenza quelli in cui diventiamo più sensibili.

In breve, lo yoga è la risposta che antichi saggi hanno elaborato e tramandato per rispondere alla domanda: cosa ci aiuta a rendere la nostra vita una esperienza ottimale? Una tecnologia pensata per rendere ottimale il funzionamento del nostro sistema mente-corpo e potere in tal modo vivere una vita piena e soddisfacente. E’ un sistema che agisce cercando di creare equilibrio o armonia tra  le varie parti del sistema mente-corpo. Siccome la vita ha molte sfaccettature, la pratica dello yoga si occupa di creare equilibrio tra le parti. Siamo esseri psico-somatici. Siamo un insieme di corpo, respiro, mente, emozioni, pensieri, valori, ideali, ricordi, aspettative che solo se armonizzate tra di loro ci permettono di vivere a pieno e in modo sereno. Siamo sani, solo se riusciamo a mantenere un equilibrio che ci permetta di rispondere in modo adatto agli stimoli interni ed esterni a cui siamo sottoposti. La parola stessa “salute” deriva dal sanscrito SARVA = integro, intero. Per cui significa essere intero, avere un buon funzionamento di tutte le parti. E sottintende il concetto di armonia tra le parti. ARMONIA a sua volta deriva dal greco e dalla radice sanscrita AR = connettere, collegare, disporre, aderire, unire. Sintesi di parti diverse formanti un tutto proporzionato e concordante.
Yoga nel senso di creare salute significa pertanto unione armonica delle parti.
Nella pratica lo yoga si occupa di come ci relazioniamo con il corpo, con il respiro, con la mente, con i nostri valori e con gli altri. Se non si raggiunge uno stato di equilibrio in ognuno di questi campi, la parte di noi che è in disequilibrio influirà su tutte le altre. Se emotivamente sono a disagio, ne risentirà il corpo, la mente ed i miei rapporti con gli altri. In termini semplici, non dormirò bene, sarò agitato, la pressione sanguigna salirà, digerirò ed evacuerò male e tutta una serie di disturbi che conosciamo per esperienza.
La pratica viene sempre indirizzata a tutti i livelli. In una pratica di yoga presso la nostra scuola, si lavora con il corpo, con il respiro e si imparano tecniche di rilassamento che possono essere facilmente applicate anche nella vita di tutti i giorni. La potenza del metodo sta nella costanza della pratica. Il nostro consiglio è sempre quello di lavorare cercando l’effetto e non la tecnica. Importante è cercare di conoscersi per accettarsi. Siccome importante è la pratica in ogni articolo offriremo piccoli esempi di come agire per ridurre stress e tensioni.

Una pratica facile

L’osservazione del respiro naturale. Il respiro naturale è ciò che è non devi modificarlo. Sistemati in posizione comoda, seduto o possibilmente disteso, togli eventuali cause di distrazione e chiudi gli occhi per segnalare alla mente che vuoi portate l’attenzione verso l’interno. Inizia ad osservare il corpo, le sensazioni del corpo. Ascolta gli appoggi a terra e senza indurre pensieri di giudizio, osserva le tensioni muscolari che lentamente si riducono. Nelle gambe, nei glutei, nell’addome, nella schiena, nel petto, nelle spalle, nelle braccia, nelle mani e nel viso.
Soffermarti qualche istante sul viso. Fronte, occhi, guance, labbra, lingua e gola.
Inizia ad osservare la pulsazione del respiro. Non solo nelle parti più evidenti, ma in tutto il corpo. Dove senti il respiro? Che suono fa? Come cambiano le sensazioni del corpo mentre le esplori attraverso il respiro? Non darti la risposta prima di avere ascoltato. Osserva il movimento del torace ed ammorbidisci lo spazio fisico del cuore. Se ti distrai ritorna all’osservazione, senza anticipare e senza legarti ad una sensazione in particolare. Senza biasimarti se oggi è più difficile. Fluisci con il respiro, restando collegato ad ogni singolo respiro. Prosegui per il tempo che hai a disposizione. Quando decidi di ritornare alle tue attività, ringraziati per il tempo che ti sei dedicato e ritorna con dolcezza ad una consapevolezza esterna.
Questo semplice esercizio ci permette di creare una pausa nella nostra giornata e di iniziare ad ascoltarci, in modo da diventare consapevoli delle nostre reali esigenze e ci permette di prenderci cura di noi. Sembra poco, ma è un primo passo importantissimo. Non serve avere a disposizione delle ore, bastano dei minuti.

fabrizio boldrini yoga – MALPENSA24