SOMMA LOMBARDO – La maledizione sta nel nome, via del Rile. Perché ogni volta che piove il curvone di Somma Bassa all’incrocio con via Goito diventa un fiume in piena. Succede così da sempre, nonostante i numerosi tentativi e i milioni di euro spesi negli ultimi trent’anni per tentare di scongiurare gli allagamenti. Edoardo Piantanida Chiesa (Somma al centro), assessore ai Lavori pubblici, alla vigilia dell’apertura dell’ennesimo cantiere, si dice certo che il nuovo progetto di captazione e smaltimento delle acque meteoriche, pari a un valore complessivo di 100mila euro, sarà risolutivo. E’talmente sicuro che da mesi ripete: «Risolveremo così una situazione a cui nessuno aveva messo mano».
Stop agli allagamenti
Dopo mesi di studio e un acceso confronto con le opposizioni, in particolare Siamo Somma, i tecnici incaricati dal Comune hanno convinto la maggioranza a realizzare 4 pozzi perdenti in serie (che si aggiungono a un quinto preesistente) lungo via Bozza dei Salici per lo smaltimento delle acque meteoriche. Ciò consentirà la dispersione dell’acqua in eccesso nel sottosuolo, anziché nelle taverne degli abitanti del quartiere. Prima del Comune interverrà Alfa che predisporrà trincee drenanti per evitare il ritorno di fogna quando c’è accumulo. I tecnici della società che gestisce la rete idrica in provincia di Varese sono attesi a Somma prima della fine del mese per dare inizio ai lavori.
Le bombe d’acqua
Secondo i calcoli degli ingegnieri, spiega Piantanida Chiesa, «grazie a questo intervento si eviteranno gli accumoli di acqua che oggi ci sono anche con un minimo di pioggia». In caso di bomba d’acqua, invece, «non ce la sentiamo di garantire che non si formereanno accumuli, ma l’acqua verrà smaltita in mezz’ora anziché i due giorni, come purtroppo accade da anni in via del Rile».