Studenti “ciceroni” del Fai a Castellanza: porte aperte a Liuc, villa Brambilla e mausoleo Cerini

CASTELLANZA – Sono circa 90 gli studenti delle scuole del territorio (ITE “Enrico Tosi” e liceo scientifico “Arturo Tosi” di Busto Arsizio e Istituto “Enrico Fermi” di Castellanza), a guidare i cittadini alla scoperta delle bellezze di Castellanza, protagonista delle “Giornate di Primavera” del FAI. L’ex cotonifucio Cantoni, oggi sede dell’Università Liuc, la villa Brambilla, attuale sede municipale, e il “mausoleo” Cerini al cimitero di Castellanza sono visitabili grazie alle guide formate dal FAI con il programma per Apprendisti Ciceroni, in un percorso di esplorazione ad hoc.

Il percorso alla LIUC

Le visite sono iniziate ieri e proseguiranno oggi, domenica 26 marzo, nei tre siti prescelti dal FAI per questo weekend che vede l’apertura di centinaia di location su tutto il territorio nazionale. Per quanto riguarda la LIUC, il professor Daniele Pozzi, coordinatore del progetto strategico LIUC Heritage Hub sottolinea che “La visita evidenzierà continuità e cambiamento in un sito che da oltre un secolo e mezzo ha un ruolo rilevante nell’economia nazionale, prima come fabbrica, oggi come Università. La nostra sede, infatti, ingloba, anche fisicamente, gli sforzi e i risultati delle precedenti generazioni: le ville del patriziato milanese trasformate in residenza e uffici dai Cantoni, i mulini di età preindustriale convertiti in fabbrica moderna a metà Ottocento, gli edifici progettati dallo Studio Latis nell’ultima stagione di crescita della Cantoni (anni 60), lo straordinario progetto di recupero e conversione di Aldo Rossi…”. Proprio al grande architetto e all’archeologia industriale la Biblioteca Liuc ha dedicato un’esposizione di libri con particolare attenzione al settore tessile del territorio dell’Alto Milanese. Si troveranno in esposizione anche gli acquerelli di Aldo Rossi e il plastico originale del progetto LIUC. L’Archivio del cinema industriale e della comunicazione d’impresa, un’entità creata da LIUC in collaborazione con Confindustria, curerà inoltre la proiezione di una selezione di filmati d’epoca che, a conclusione del percorso, offriranno ai visitatori uno spaccato sull’evoluzione dell’industria e della società italiana dai primi del Novecento alla fine degli anni 1980, coprendo cioè il periodo di massima attività del Cotonificio Cantoni. Inoltre, la collaborazione con Molteni Group ha permesso di allestire nei locali della villa Cantoni-Jucker un’esposizione di alcuni arredi realizzati da Aldo Rossi negli stessi anni in cui Rossi era impegnato nella riqualificazione della Cantoni. I continui rimandi tra design e architettura sono il tema del documentario “Aldo Rossi Design” (regia di Francesca Molteni e Mattia Colombo, prodotto da Muse Factory of Project in collaborazione con Fondazione Aldo Rossi) che sarà proiettato nell’ambito della mostra.

LIUC, inoltre, non viene meno alla propria vocazione internazionale, offrendo la possibilità di una visita interamente in lingua inglese (se ne occuperanno in particolare gli studenti del Liceo Linguistico potenziato Enrico Fermi) anche oggi, domenica 26 marzo, alle 11 e alle 15.

Castellanza fai Liuc ciceroni – MALPENSA24