SUMIRAGO – «Che vergogna, è inammissibile: a un anno dalla chiusura causata dalla pandemia il Comune di Sumirago riceve i cittadini all’esterno dell’edificio suonando una campanella». Marilena Cunati, capogruppo della Lega (nella foto qui sopra; nella foto sotto Silvana Giamberini, consigliere comunale della Lega) ha così denunciato ieri, martedì 20 luglio, la situazione in cui si trova il municipio: «L’addetta dell’ufficio anagrafe si affaccia alla finestra per espletare le varie pratiche. Tutto ciò è avvenuto – e avviene tutt’ora – con pioggia, vento, neve e freddo, mettendo a disagio le persone che devono aspettare fuori nonostante le intemperie».
Oltre otto mesi per la carta d’identità
Come ha spiegato Cunati, la circostanza e le difficoltà che crea sono state segnalate più volte all’amministrazione Croci e a componenti del gruppo di maggioranza ma «la risposta è stata che loro ricevono, altri Comuni no: cosa non vera, perché altri Comuni ricevono all’interno degli uffici su appuntamento». Anche proporre soluzioni alternative non ha portato risultati: «Non sono mai state prese in considerazione. È vergognoso, ci auguriamo che questa situazione ridicola venga a cessare al più presto».
«E inoltre è vergognoso – ha sottolineato la rappresentante del Carroccio – che ci vogliano oltre otto mesi per avere l’appuntamento per il rinnovo della carta d’identità elettronica. I cittadini sono così costretti a restare senza un documento che consente di viaggiare e attivarsi per le pratiche in cui è obbligatorio allegare i propri dati anagrafici».
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