«Quanta strada è stata fatta, da brividi». Il compleanno di Sumirago

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SUMIRAGO – «Buon compleanno Sumirago, mi meraviglio di quanta strada sia stata fatta. Da brividi». Nella mattina di ieri, mercoledì primo maggio, Mauro Croci e Yvonne Beccegato, sindaco e vicesindaco di Sumirago, hanno celebrato il centocinquantesimo anniversario della fondazione del Comune. La cerimonia e le premiazioni, precedute dalla parata guidata da gonfalone e giunta, si sono tenute nel parco di Villa Molino, sede del municipio, alla presenza del viceprefetto Gaetano Losa, dei sindaci dei Comuni vicini, dei corpi d’arma e delle associazioni combattentistiche, di Croce Rossa e Protezione civile, delle associazioni del territorio e di una folta presenza di cittadini.

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Una comunità che guarda al futuro

Dopo alzabandiera e Inno di Mameli, il podestà, con a fianco la sua dama, ha letto il regio decreto di Vittorio Emanuele II che nel 1869 stabilì l’unione di Caidate, Albusciago, Menzago e Quinzano con Sumirago. Croci ha quindi pronunciato il suo discorso: «Anche senza scomodare gli eventi di portata mondiale, fa venire i brividi come, da allora, sia cambiata Sumirago. Erano centri agricoli, con nessuna strada asfaltata e bui non appena calava il sole. Tutti i lavori erano manuali, senza macchine che riducessero la fatica umana. Ci si muoveva a piedi o a cavallo, e due concittadini su tre non sapevano scrivere il loro nome: mi meraviglio di quanta strada sia stata fatta. Da comunità contadina chiusa in se stessa è diventata una comunità che guarda al futuro e al nuovo che avanza, con realtà imprenditoriali che l’hanno fatta conoscere al mondo. Onesta e laboriosa, ha fatto prosperare volontariato e associazioni: buon compleanno Sumirago».

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Le premiazioni

Dopo l’intervento di Losa, che ha portato i saluti del prefetto di Varese e elogiato l’iniziativa, omaggio a cultura e tradizioni di una comunità, sono state scoperte due targhe: una dedicata alla ricorrenza, e l’altra ai sindaci di Sumirago dal dopoguerra a fino a oggi. Agli primi cittadini del Comune è andato un riconoscimento personale: dopo il ricordo di Generale Grassi, Angelo Bassani e Giuseppe Ossola, e la menzione di Enrico Pozzi, assente per motivi di lavoro, si sono avvicendati sul palco Fior Maria Luraschi, Lorena Bollasina, Roberto Tramontano, Camillo Brioschi e Aurelio Buzzetti. Croci ha sottolineato le maggiori difficoltà che ha dovuto affrontare la sua amministrazione ma, «sottraendo tempo a lavoro e famiglie, ci rimbocchiamo le maniche». La figura del segretario comunale, e il suo stretto legame con i sindaci, è stata al centro della premiazione simbolica di Rinaldo Della Valle, mentre i componenti del consiglio comunale in carica e i dipendenti municipali hanno ricevuto una medaglia celebrativa. «Una comunità cresce quando è vivo il mondo delle associazioni e del volontariato», ha dichiarato Croci consegnando ai rispettivi rappresentanti una pergamena, riconoscimento poi conferito anche a don Mario, che «ci sostiene con la preghiera e ci mantiene sulla retta via».

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Missoni e Varesina Stampi, due aziende storiche

La coincidenza dell’anniversario con la Festa del lavoro è stata l’occasione per ricordare la Stella al merito del lavoro attrivbuita a Domenico Lamoglie, e premiare due aziende storiche del territorio: Missoni Spa e Varesina Stampi.
«Sumirago è stata la nostra culla. Eravamo arrivati da Gallarate con già un mestiere nelle nostre mani, ricordo quando mio marito ne parlò la prima volta: “Forse ho trovato un posto”. Non c’era il mare, ho optato per il Monte Rosa: è una visione che ho avuto sin dalla mia infanzia, sono nata a Golasecca. In un giorno di maggio del ‘66 mi sono innamorata di Sumirago. Diciassette contratti per mettere assieme sessanta metri quadrati: ha portato fortuna, perché i miei figli sono rimasti qua. Siamo veramente legati a doppio filo, abbiamo messo radici in una zona che all’epoca era considerata depressa», ha raccontato Rosita Missoni.

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«Siete stati i primi a ricordarsi di noi, vi ringraziamo di cuore», hanno dichiarato Vittorio, Elio e “Ginetto” Pozzi di Varesina Stampi, impresa giunta alla terza generazione che coinvolge più di settanta concittadini. Con una certezza: «La nostra azienda è nata a Sumirago e resterà a Sumirago».

sumirago festa 150 anni 06«L’aspetto più piacevole dell’organizzare questo evento è stato constatare quanta disponibilità ci fosse dalle persone per la riuscita della commemorazione”, ha rivelato Beccegato nel finale. L’opera del vicesindaco è stata lodata nel saluto di Croci che poi, ringraziando i colleghi degli altri Comuni, ha ricordato «anche chi oggi non è presente, i caduti e tutti coloro che hanno contribuito al centocinquantesimo». Con una scelta precisa per la conclusione: «Dopo l’Inno di Mameli la banda di Mornago eseguirà l’Inno alla Gioia. Perché mi sento profondamente europeo, c’è un grandissimo legame tra Italia ed Europa».

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