Gallarate, più telecamere in stazione e in via San Giovanni Bosco. L’ok della prefettura

GALLARATE – Più telecamere in stazione a Gallarate e in via San Giovanni Bosco, due punti considerati sensibili per i ripetuti episodi di vandalismo e microcriminalità. La prefettura questa mattina, 28 agosto, ha avallato il progetto attraverso cui il Comune spera di ottenere dal ministero dell’Interno un cofinanziamento al 50 per cento per aumentare la videosorveglianza in città. Nell’incontro con il prefetto Enrico Ricci avvenuto in Villa Recalcati a Varese c’era il vicesindaco Moreno Carù a rappresentare l’amministrazione comunale. «Ci è stato comunicato il parere favorevole della prefettura al progetto ideato dall’assessore Francesco Caruso e dal comandante Antonio Lotito», ha commentato all’uscita. «Ora speriamo di ottenere un buon punteggio in graduatoria e dunque l’intera somma richiesta a Roma».

Più telecamere in città

La relazione verrà ora inviata al ministero, che avrà tempo fino al 31 ottobre per analizzare i progetti presentati e stilare la graduatoria. Gallarate prevede un intervento complessivo da 135mila euro (con richiesta di cofinanziamento pari al 50 per cento) che mira non soltanto all’aumento dei punti videosorvegliati, ma anche a creare un collegamento efficiente tra la centrale operativa dei vigili e le altre forze di polizia, in modo tale che le immagini siano visionabili in tempo reale anche da carabinieri e polizia di Stato in qualsiasi momento. L’incontro odierno segue di tre mesi la mozione di sfiducia presentata dalle opposizioni nei confronti di Caruso proprio per il malfunzionamento della videosorveglianza in città, obsoleta e in diversi punti inattiva da mesi.

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