Roberto Da Crema: storia e successi del “Baffo” oltre le televendite

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LONATE POZZOLO – A tu per tu con Roberto Da Crema, al secolo “il Baffo”, e per chiunque, dagli anni ‘90, il Maradona delle televendite, ospite nella redazione di Malpensa24. Noto a tutti tanto per la capacità di vendere – di persona, attraverso uno schermo – praticamente qualsiasi cosa, quanto per uno stile di conduzione inconfondibile. Tono di voce, respiro affannato e maltrattamento dell’oggetto del giorno. Ma non solo: il personaggio che si è affermato negli anni è stato cercato e preteso dal mondo televisivo a quello accademico passando per il cinema. A ripercorrere tracce ed episodi di una variegatissima carriera è lui stesso, raccontandosi e scherzando insieme all’editore Fabrizio Iseni.

Quando e perché inizia la sua storia?
«Ho iniziato ormai 37 anni fa per un semplice motivo: mi piaceva vendere. La prima palestra è stata quella delle vendite porta a porta, da cui sono finito in un centro commerciale. Lì non avevo un negozio a disposizione, mi piazzarono nel corridoio dicendomi: “chiama la gente e arrangiati”. Vendevo vasche idromassaggio in plastica in un periodo in cui le persone ancora le scambiavano con le vasche per i pesci».

E poi arriva la svolta.
«Un giorno riuscii a vendere, per oltre 500 mila lire, una vasca ad una signora. Il giorno dopo mi trovai davanti il marito che voleva sapere come avessi fatto a vendere alla moglie una vasca in plastica quando in casa avevano già una Jacuzzi. Quell’uomo era il dottor Baronio, proprietario della TeleColor. Mi ritrovai così davanti una telecamera per la prima volta: non sapendo come fare, chiesi alla signora delle pulizie di stare in fronte a me durante la registrazione. Riuscii a vendere 27 idromassaggio in quindici minuti, quando al centro commerciale ne piazzavo massimo cinque al mese. Quello fu l’inizio di tutto».

Il suo stile, così caratteristico sin dagli esordi, è quello che forse le ha permesso di “conquistare” gli italiani vendendo di tutto: qualche volta è stato difficile vendere?
«Quando passai su Rete A facevo delle televendite di tre ore, dalle undici alle due di notte. Una volta mi toccò vendere un attrezzo per il vibromassaggio manuale composto da tante sfere che avrei dovuto manipolare per tre ore. Per la foga si è rotto durante la trasmissione, rimasero tutti impietriti, così improvvisai, per continuare la registrazione: “Mi avete sempre chiesto quante sono le palline? Contiamole!”».

Un successo che dalla televisione attira curiosità anche altrove.
«Sin dai primi tempi mi imposi come personaggio, e mi vollero per un film: non accettai. Mi chiamarono come ospite in tv e per tenere lezioni alla Sapienza: il colmo fu quando mi vollero come testimonial per la cultura di Videosapere, gli spot di Rai3 per promuovere la lettura. Mi misero un libro davanti, dicendomi che dovevo invitare alla lettura senza parlare del contenuto. Lo buttai a terra, ci saltai sopra ed esclamai: “Un libro ti fa crescere”. Quella frase fu un successo».

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