Lo show, le storie e il legame con Varese: “Tutto Teo” Teocoli per Malpensa24

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Una quantità tale di storie e personaggi che lo spettacolo non ha bisogno di essere scritto: sono quelli tratti dalla lunga carriera di Teo Teocoli e raccontati nel one man show che sta portando in tutta la Penisola. Il popolare comico, imitatore, conduttore televisivo, attore e cantante milanese ha svelato a Malpensa24 alcuni particolari di “Tutto Teo” e del suo legame con il territorio di Varese.

Come è organizzato “Tutto Teo”?

Il mio show è diviso in due parti. Una parlata, che cambio spesso, basata su racconti e aneddoti, e l’altra dedicata a grandi classici che la gente vuol vedere, come Cesare Maldini, Ray Charles, Felice Caccamo e Adriano Celentano. Quest’ultima è la più coinvolgente: il pubblico canta, faccio salire qualcuno da prendere un po’ in giro, insomma diventa più una festa che uno spettacolo. Nella prima sono invece protagonisti ciò che accade e le mie memorie, presento in maniera divertente quello che è successo.

Dove si terranno le prossime date? E qual è il bilancio dello show?

Dopo il Giugrà di Ostuni ci saranno Grado e Roma. Ad agosto si tiene un’altra serie di quattro o cinque date, poi mi fermo. A settembre ricomincerò con gli spettacoli: si lavora sempre, non ci sono pause. L’unica panacea, quando magari si fa fatica a lavorare da altre parti, è esibirsi dal vivo, che poi è ciò che dà più soddisfazione. Faccio un sacco di roba, ho sessant’anni da raccontare, non scrivo neanche gli spettacoli: son sempre io, uno showman tra ballo, musica, canzoni, sketch e imitazioni.

I suoi personaggi sono molto amati dal pubblico. Ma qual è quello più amato da lei? E ce n’è uno che magari è stato sottovalutato e avrebbe meritato di più?

Interpreto ancora Maldini nonostante non ci sia più il caro Cesare, la gente lo desidera: allora accenno a un episodio molto divertente, che risale al 1998 quando lo impersonai la prima volta, al tempo dei Mondiali di Francia in cui lui era il ct. Ecco, racconto quella prima imitazione e cosa successe dopo: è così pieno di aneddoti che si potrebbe andare avanti per quattro ore. Tutti i miei personaggi sono andati bene, poi ce ne sono stati alcuni che erano volanti, come Fonseca o Indurain, ma hanno sempre riscosso molto successo. Anche perché entravo molto spesso nell’ambito sportivo: offre molto materiale, come Mazzone, Prisco o Galliani, per storie divertenti. C’è una tale barca di roba che se mi vengono storie nuove le dico, altrimenti vado avanti per la mia strada come sto facendo adesso. Anche perché, grazie a Dio, la gente c’è. Certo non è più come qualche anno fa, in cui si guadagnava molto bene e le persone venivano più a teatro ma, per quanto riguarda adesso noi, la mia compagnia, va bene.

Conosce il Varesotto?

Con Varese ho un bel legame, perché ci sono nate mia moglie e due delle mie tre figlie, in pratica il 75% della famiglia. Mio suocero ha una bella casa con un grande giardino e si sta bene, fa fresco. Ogni tanto faccio qualche blitz, qualche giro. Il mio rapporto con Varese è la nascita di tre donne della mia famiglia. E, ragazzi, lì è anche bello.

Vuole mandare un saluto a Malpensa24?

Mando un saluto a Malpensa24, che si è procurato questa intervista. Grazie, alla prossima. Adesso che Malpensa sarà frequentatissima, sarò lì ogni due per tre: se ho bisogno di agevolazioni vi chiamo.

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