Viva via Gaggio: «I parlamentari sul Bridge si sono svegliati troppo tardi»

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MALPENSA – «Il Bridge ha portato con sé il risveglio di alcuni parlamentari locali sul tema Malpensa: ben svegliati dal vostro sonno!». A commentare, con una punta di sarcasmo, le recenti interrogazioni parlamentari depositate all’attenzione del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli all’avvio del Bridge è l’associazione lonatese Viva Via Gaggio. Che della chiusura di Linate e del suo impatto per il territorio ha chiesto conto a Toninelli. Anticipando però nettamente gli altri.

Noi ci siamo mossi prima

Il riferimento dell’associazione ambientalista è alle azioni politiche di parlamentari di diversi partiti che hanno raccolto le istanze nel territorio rispetto al trasferimento dei voli di Linate a Malpensa: da Leonardo Tarantino (Lega) e Paola Frassinetti (Fratelli d’Italia), che hanno chiesto conto a Toninelli della decisione di Enac (giunta a poche ore dal 27 luglio) di bloccare le rotte per i primi giorni del Bridge. E’ di due giorni fa, invece, l’interrogazione parlamentare di Maria Chiara Gadda (Partito Democratico) che al ministro delle Infrastrutture e dei Traporti  si è rivolta per avere informazioni sul dopo Bridge, e quindi delle compensazioni ambientali per il territorio oltre che degli investimenti per le infrastrutture. Viva Via Gaggio, invece, precisa di essersi mossa lo scorso 27 giugno. «Sin dagli inizi della nostra attività abbiamo cercato di contraddistinguerci per un nostro stile preciso nel fare le cose: sempre nel rispetto della legge, anzi sfruttando al massimo le occasioni che le leggi ci mettono a disposizione. Di fronte al Bridge di questi mesi, non convinti delle procedure adottate per decidere e gestire questo trasferimento di voli, abbiamo deciso di scrivere direttamente all’autorità governativa per chiedere che ci vengano forniti dei chiarimenti».

Mitigazioni ambientali per il territorio

L’associazione si è mossa tramite l’onorevole Rossella Muroni (Liberi e Uguali), già Presidente nazionale di Legambiente, depositando un’interrogazione (che sarà discussa dopo il mese di agosto) diretta al ministro dell’Ambiente Sergio Costa e delle Infrastrutture Toninelli per conoscere l’impatto ambientale del Bridge e chiedere conto delle mitigazioni per il territorio previste. «Abbiamo deciso anche di chiedere lumi al Ministro dell’Ambiente sulla proposta di istituzione del Sic/Zps “Brughiere di Lonate e Malpensa”avanzata nel lontano 2011 dal Parco del Ticino. Vogliamo sapere quali sono le intenzioni del Ministro, per quanto di competenza, e le iniziative che intende mettere in atto riguardo agli aspetti scientifici e biologici relativi alla perdita di una zona naturalisticamente importate tanto da essere considerata ad oggi un possibile sito di interesse e comunitario, tenendo conto che la stessa è interessata dal nuovo progetto di espansione dell’aeroporto di Milano Malpensa denominato Master Plan 2030».

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