Malpensa, stesse rotte per dieci giorni. I sindaci: «E’ guerra con Enac»

MALPENSA – Per i primi dieci giorni del Bridge, gli aerei decolleranno tutti sorvolando Casorate Sempione e Arsago Seprio, senza l’alternanza delle rotte stabilita in accordo con i sindaci del Cuv e Sea: è la decisione di Enac, comunicata questa mattina, 24 luglio, e motivata come una misura «di sicurezza» da mantenere all’avvio del trasferimento dei voli di Linate a Malpensa. Stupiti, per non dire furiosi, i sindaci del Cuv, a partire da quelli di Arsago e Casorate: «Adesso è battaglia», annunciano.

Decisione inaspettata di Enac

La decisione di Enac di sfruttare in avvio del Bridge soltanto la pista 35R per le partenze e la 35L per gli atterraggi è stata letteralmente un fulmine a ciel sereno. Inaspettata, perché gli incontri fra enti, Sea e Comuni di questi mesi avevano portato a stabilire, in accordo fra tutti e cercando di garantire una distribuzione del disagio, l’alternanza delle piste per decolli e atterraggi. In modo standardizzato, è vero, per meglio gestire l’aumento di movimenti del 45 per cento nei prossimi tre mesi, ma comunque con delle fasce orarie (6-15 e 15 mezzanotte) in cui alternarsi. Questa mattina, la direzione nazionale di Enac ha informato il presidente di turno del Cuv Enrico Puricelli, stupito e adirato, che spiega il motivo dell’improvvisa decisione: «A quanto pare, ci sono compagnie e piloti che non hanno mai volato a Malpensa. Quindi, per motivi di sicurezza, ci sarà una fase di rodaggio di dieci giorni in cui si decollerà dalla 35R (quindi verso est, sorvolando Arsago, Casorate e la periferia nord di Gallarate, ndr). Dicono che si impegneranno a far sì che duri di meno, ma chi ci dice invece che non si andrà oltre i dieci giorni?».

Cosa diremo ai cittadini?

Il Cuv è pronto a fare battaglia: «Dopo mesi di incontri, commissioni e accordi, questa decisione ha sorpreso tutti. Noi, e Sea. Venerdì mattina incontreremo il prefetto di Varese e non escludiamo di presentarci tutti in aeroporto per protestare. Stiamo contattando anche il sottosegretario all’Interno Stefano Candiani, che aveva preso parte al comitato sulla Sicurezza. Faremo battaglia. Sappiamo tutti del Bridge da mesi: all’inesperienza dei piloti avrebbero dovuto pensarci prima», conclude Puricelli.
Comprensibilmente furiosi sono i sindaci dei due Comuni che subiranno tutti i voli in partenza per i primi dieci giorni del Bridge, ovvero Casorate e Arsago, di cui il primo cittadino, Fabio Montagnoli, commenta: «Ad ora non ci è arrivata nessuna motivazione scritta. E francamente questa della sicurezza non ci sembra comprensibile. Cosa diremo ai cittadini, dopo mesi di confronto e tavoli di lavoro? In questo modo saremo troppo, troppo penalizzati».

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