Linate arriva a Malpensa: per tre mesi cambiano le rotte

Procura odore cherosene Malpensa

MALPENSA – Un piano rotte aeree standard per tre mesi: il modo migliore, più sicuro ed efficiente per garantire l’efficienza di Malpensa quando l’aeroporto ingloberà Linate. Allo scattare del prossimo 27 luglio fino al 27 ottobre, atterraggi e partenze degli aerei a Malpensa, causa il trasferimento del Forlanini, aumenteranno del 45 per cento, con 67 movimenti all’ora previsti nei giorni più caldi del Bridge. Numeri imponenti che, per essere gestiti al meglio, garantendo sia la sicurezza che l’operatività dell’aeroporto, hanno reso necessario rivedere le attuali rotte da parte di Sea, che oggi 21 giugno ha illustrato il piano che entrerà in vigore tra poco più di un mese in Commissione aeroportuale, alla presenza dei sindaci del Cuv, Enac e Enav.

Rotte standard per il Bridge

Il cuore dell’incontro di oggi  è stato appunto lo studio di Sea sullo scenario delle rotte da applicare nel corso dell’operazione Bridge. Il maggiore numero di movimenti in più renderà necessario «standardizzare le procedure e quindi specializzare gli orari di utilizzo delle piste – spiega Stefano Bellaria, sindaco di Somma Lombardo -. Al momento c’è un’alternanza più frequente: mentre per motivi di sicurezza e per garantire l’operatività di Malpensa l’alternanza delle rotte sarà minore». Nel dettaglio, tutto il piano sarà presentato, insieme alle misure che nel complesso Sea adotterà per l’operazione Bridge, nel corso dell’incontro pubblico del prossimo lunedì 24 giugno. Ma l’incontro di oggi ha lasciato, almeno in parte, soddisfatti i sindaci: «Abbiamo chiesto la possibilità di un minimo di alternanza, per dar respiro ai territori e limitare i disagi», precisa però  Bellaria. Ma, come aggiunge Nadia Rosa, sindaco di Lonate Pozzolo e presidente attuale del Cuv, «Ci hanno assicurato che, in fondo, non cambierà moltissimo. Ma nell’ottica di gestire questi tre mesi garantendo la sicurezza dell’area e la sostenibilità per i territori, questo è il migliore scenario possibile». Lunedì prossimo dunque, i rappresentanti di Sea e tutti i nove sindaci del Cuv incontreranno i cittadini per mettere nero su bianco tutti i dettagli del Bridge.

I sommesi sono tutti figli miei

Nel frattempo, arriva la replica del sindaco Bellaria a Siamo Somma e al comitato Vivere Coarezza: i cittadini si sentono «di serie B» per la sperimentazione delle rotte che sta portando «gli aerei sopra i campanili», e lamentano uno scarso interesse del loro sindaco. Che puntualizza: «Non comprendo i motivi delle lamentele. La rotta 310, quella tra Coarezza è Golasecca, è quella con meno aerei dall’inizio della sperimentazione. Nel complesso ne passeranno 5,6 in più al giorno. Alcuni voli, leggeri, sono stati dirottati sulla 280, ma tutti con decollo da fondo pista: ciò vuol dire che hanno già preso quota quando passano sulle case». Dati alla mano, gli aerei più pesanti passano comunque da Somma «non potrebbero fare altrimenti: per questo abbiamo spostato almeno quelli più leggeri», e Bellaria conclude: «Nessun cittadino di serie B: i sommesi sono tutti figli miei. Proprio perché vogliamo essere trasparenti, abbiamo chiesto i dati di aprile e maggio rispetto alla sperimentazione. Questi, da oggi, sono disponibili insieme a tutti i documenti relativi all’aeroporto, con ogni commissione, ogni consiglio elettorale che riguarda Malpensa, sul sito web del Comune. E siamo i primi a farlo». Nessuna discriminazione dunque: «Noi non preferiamo una rotta a quell’altra per qualche motivo. Si chiamano sperimentazioni per questo. In più, mi permetto di ricordare che, con tutti gli investimenti realizzati e che porteremo a termine nell’estate, con due piazza riqualificate e un nuovo parco giochi, i cittadini di Coarezza altro che serie B. Giocheranno direttamente la Champions League».

I piemontesi battono i piedi

Anche i comitati cittadini aspettano l’assemblea del 24 giugno. Lo scorso lunedì 17 i vari Comitati impegnati sul territorio, hanno deciso di costituirsi in Rete Comitati Malpensa, per scambiarsi informazioni e promuovere la partecipazione dei cittadini (ne fanno parte  Amici della Natura ad Arsago, Amici della Terra – Varese -, Associazione Viva Via Gaggio, Comitato dei Cittadini di Varallo Pombia Aereoporto Malpensa, Comitato Difendere Somma, Comitato Diritto alla Salute del Varesotto, Comitato SalviAMO La Brughiera, COR2 – Coordinamento dei Comuni di Seconda Fascia Malpensa, Covest – Comitati Ovest Ticino, Legambiente Circolo “E. Ferrario” di Gallarate, Uni.Co.Mal – Unione Comitati Malpensa). Un modo per fare rete in cui spicca la presenza “piemontese” del comitato dei Cittadini di Varallo Pombia. Che non ci stanno a non fare più parte dei tavoli decisionali se non come semplici uditori, e non accettano degli amministratori «sordi alle nostre istanze: sembra che non sussista per loro il problema di Malpensa» spiega l’avvocato Ferruccio Gallanti. «Abbiamo diritto di essere riammessi alle commissioni, così come è stato fino al 2009 circa. Ci stiamo muovendo per opporci a questa opposizione nei nostri confronti ma anche suscitando domande che vediamo essere ignorate. Del Bridge si sa da mesi, eppure i sindaci dicono che non si poteva fare altro se non trasferire tutto a Malpensa. Perché non dividere con gli altri aeroporti? E’ stato fatto inoltre lo studio di rischio? Quale sarà l’impatto sulla salute dei cittadini? Dati che non abbiamo: averli il 24 giugno sarà comunque tardi».

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