Gadda (Pd) a Toninelli: «Lavori e compensazioni a Malpensa dopo il Bridge»

MALPENSA –  «La chiusura di Linate per lavori di ristrutturazione, e il cosiddetto Bridge che sta comportando lo spostamento di centinaia di voli su Malpensa, pone quesiti urgenti che vanno anche oltre la gestione della contingenza». Con questa motivazione la deputata Maria Chiara Gadda, capogruppo del PD in commissione Agricoltura, ha presentato un’interrogazione parlamentare al ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Danilo Toninelli, sulle sulle prospettive legate all’area del sedime aeroportuale che insiste sul territorio della provincia di Varese.

Lacune nella pianificazione del Bridge

«Lo spostamento dei voli da Linate a Malpensa, potrebbe comportare il raggiungimento di oltre 28.500 voli mensili, circa 950 movimenti al giorno, e questo peserà sui comuni del sedime. In questi mesi ci sono stati diversi incontri con i comuni del Cuv,  e la decisione di Enac di limitare fino al 5 agosto per motivi di sicurezza l’utilizzo delle piste di decollo e atterraggio è stata un fulmine a ciel sereno, visto che risulta fossero state concordate soluzioni operative differenti», commenta Gadda. E’ arrivato poi il dietro front di Enac, che a partire da oggi 1 agosto ha riportato l’alternanza dei decolli sulle due piste di Malpensa. «Non posso che esprimere soddisfazione, sono state ascoltate le istanze dei sindaci dell’area, ma il fatto dimostra evidenti lacune di coordinamento e pianificazione da parte degli enti ministeriali».

Servono compensazioni per il territorio

Le questioni aperte, però, sono ancora molte, secondo la deputata Dem, che pertanto attende la risposta del Ministro Toninelli perché il Bridge può essere un’occasione per fare il punto «sullo stato di attuazione del decreto ministeriale del 1999, che prevedeva misure finalizzate a ridurre l’impatto ambientale, e a individuare soluzioni complessive per il sistema aeroportuale lombardo e un piano per l’area di Malpensa. Dopo vent’anni, anche alla luce delle evoluzioni intervenute sul territorio varesino e in generale riguardo alle prospettive del sistema aeroportuale e infrastrutturale, va trovata una soluzione per le misure di compensazione nei confronti dei comuni del sedime, in ragione soprattutto di quanto previsto per la tassa di imbarco».
Serve in più «una seria riflessione sul potenziamento dei collegamenti infrastrutturali, che oggettivamente stanno soffrendo in queste ore di carico aumentato, e dei presidi di sicurezza, servizi sanitari e amministrativi. Quale modello ha il mente il ministro Toninelli? Nell’interesse di cittadini e imprese, quale è il piano di sviluppo dei sistemi di trasporto nazionale con particolare riferimento al trasporto aereo e agli scambi intermodali?». Gadda conclude: «Spiace che in un anno di lavoro, il Parlamento non sia riuscito ad affrontare questi temi, e spero che l’interrogazione possa essere da stimolo per una riflessione e soprattutto per la definizione di risorse in vista della prossima legge di bilancio».

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