La “prima volta” di Isabella Tovaglieri in aula. «Cordone anti-sovranisti? Combatteremo»

STRASBURGO – Il primo intervento di Isabella Tovaglieri (Lega) nella plenaria del Parlamento Europeo è una denuncia della discriminazione delle donne in Iran: «Dobbiamo dire no al fanatismo religioso e difendere le donne islamiche anche in Europa».

Paladina contro l’islamizzazione

In piena campagna elettorale aveva fatto scalpore il video che aveva girato a Bruxelles, al mercato di Molenbeek, nei giorni del “ponte” del 25 aprile, per denunciare la sottomissione delle donne musulmane e il rischio di islamizzazione che correrebbe l’Europa. Così stamattina, giovedì 19 settembre, nel suo primo intervento in assoluto nell’aula dell’Europarlamento di Strasburgo dove è in corso la sessione plenaria, la 32enne leghista ha deciso di battere sullo stesso tasto, denunciando con forza le «discriminazioni contro le donne in Iran, inasprite da quando le donne iraniane hanno deciso di diffondere in tutto il mondo attraverso il web gli abusi della cosiddetta “polizia morale”» e le «violazioni dei diritti umani praticate da un sistema politico arcaico ed ipocrita che utilizza la religione islamica per imporre il proprio potere». Un debutto all’insegna dell’alta politica, per l’ex vicesindaco di Busto Arsizio, che si concentrerà su questi temi, in quanto membro della Commissione parlamentare FEMM sui diritti della donna e l’uguaglianza di genere (oltre che della commissione industria): «Non possiamo rassegnarci ricorrendo all’alibi della diversità culturale. Salvaguardare i nostri valori occidentali è un atto d’amore nei confronti della nostra civiltà».

«Cordone sanitario? Sconfortante, ma combatteremo»

Isabella Tovaglieri ammette una certa emozione nell’aver preso la parola per la prima volta nell’emiciclo di Strasburgo: «Ho provato un grande senso di responsabilità nell’affrontare un tema così importante e delicato – racconta – ma sono anche molto felice per avere l’opportunità di accendere i riflettori su un problema che mi sta molto a cuore e che finora sono riuscita a esporre solo al di fuori delle sedi istituzionali». Nelle aule delle istituzioni europee non avrà vita facile, visto che i leghisti stanno sperimentando il “cordone sanitario” che i partiti europeisti hanno imposto ai gruppi sovranisti: «Sapere che in quello che dovrebbe essere il tempio depositario e custode della democrazia in realtà viene calpestata totalmente la volontà popolare è sconfortante – sottolinea Isabella Tovaglieri – essere messi alla porta da chi alle elezioni politiche è stato cacciato a calci dagli italiani non è piacevole, ma noi della Lega sappiamo come si fa opposizione e la sappiamo fare bene. Faremo il possibile per difendere gli interessi del nostro territorio. E sono certa che, al di là delle schermaglie partitiche, con qualche collega illuminato sarà possibile lavorare comunque fianco a fianco affinché prevalga il “sistema Paese”».

«Renzi? Tatticismi distanti anni luce dalla gente»

Insomma, la voglia di combattere non manca. Senza distogliere uno sguardo interessato alle vicende politiche locali (dopo le dimissioni da vicesindaco di Busto, domenica 22 settembre sarà in mezzo ai militanti al gazebo per il tesseramento organizzato dalla sezione cittadina in via Milano) e a quelle nazionali. «Noi sappiamo di poter continuare a guardare negli occhi i nostri elettori, come abbiamo già dimostrato a Pontida e come continueremo a fare mentre altri si arroccano nei palazzi e si tengono strette le poltrone – fa sapere l’eurodeputata bustocca – è emblematico l’atteggiamento spregiudicato di Renzi: non ci fa paura, perché i suoi tatticismi sono distanti anni luce dalle reali esigenze e aspettative della gente comune. Come dice Salvini, prima o poi si andrà a votare…».

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