Tovaglieri: «Se rimarrò vicesindaco a Busto lo deciderò insieme alla Lega»

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BUSTO ARSIZIO – Isabella Tovaglieri sa che la sfida che l’attende è più grande, molto più grande, di quella che nel corso della sua carriera politica, fino a ora si è trovata a “giocare”. Una partita che giocherà in Italia, nelle quattro regioni che compongono il suo seggio elettorale, ma che di fatto ha, fin dalla campagna elettorale, un respiro europeo. E se si chiede a Isabella Tovaglieri se la cosa un po’ non la spaventa, lei risponde «mi sento tranquilla, perché alle spalle ho la Lega, i militanti e i giovani. Insomma ho tutto il movimento».

Matteo Bianchi dice che non ha bussato per farsi candidare e che il suo nome nasce da un ragionamento ben preciso. E’ vero però che quando è uscito ha creato parecchio dibattito in Lega. Soprattutto a Gallarate, ma non solo. Tutto risolto?
«Me lo auguro. Io non ho mai chiesto di essere candidata. La Lega mi ha dato l’opportunità di crescere. E’ grazie a questo che ho acquisito esperienza amministrativa. So anche che in Lega ci sono militanti che avrebbero meritato come me o più di me di essere candidati. Però io sono orgogliosa di essere l’espressione della Lega di tutta la provincia di Varese. E ancor di più del fatto che la mia candidatura è stata espressa dall’ala più ribelle del movimento, ovvero i giovani. Ora però bisogna andare tutti compatti verso l’obiettivo».

Dell’esperienza amministrativa e di partito che ha fatto in questi anni, cosa pensa le servirà di più a Bruxelles per svolgere al meglio l’attività di europarlamentare?
«
Competenza e professionalità sono due caratteristiche imprescindibili per  svolgere una buona attività politica. Porterò con me il bagaglio di amministratore di una città importante sotto moltissimi aspetti com’è Busto. Che è il più importante per tutti politici. E’, infatti, proprio negli enti locali che ci si misura e confronta con le attività amministrative più prossime al cittadino. Inoltre porterò la voglia di studiare. Come del resto ho fatto quando mi è stata affidata l’urbanistica, materia che non era certo la mia».

Quale battaglia la vedrà impegnata una volta eletta?
«
La fuga dei cervelli. Mi batterò per invertire la controtendenza dei tanti giovani che vanno via dall’Italia per sentirsi realizzati e valorizzati. Mi riempie di rammarico vedere i miei coetanei ricoprire ruoli importanti fuori dal nostro Paese. E’ triste che i talenti e le menti più brillanti devono espatriare per veder riconosciuti i propri meriti».

Una volta eletta quale scelta farà rispetto al ruolo del vicesindaco che attualmente ricopre in Comune a Busto Arsizio? Insomma resta o lascia?
«
Sono scaramantica e non ho pensato a cosa verrà dopo. In Lega vince la squadra. Se arrivo a Bruxelles il merito sarà del partito. Quindi la decisione verrà presa e condivisa con tutti coloro che mi avranno permesso raggiungere l’obiettivo».

Da prima il Nord a Prima l’Italia. Il nuovo slogan della Lega non le suona un po’ strano?
«
Effettivamente  c’è chi ci accusa di trasformismo. In realtà il movimento è rimasto coerente ai nostri valori tradizionali. A chi ci accusa di essere al governo con i Cinque stelle dico sempre che, a volte, funzionano meglio i matrimoni di interesse rispetto a quelli d’amore. E il matrimono d’interesse è l’alleanza Lega Cinque stelle. Alleanza che serve a noi della Lega per portare a casa sul territorio dei provvedimenti fondamentali come l’autonomia».

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