Tradizioni celtiche e cittadine, Bustofolk diventa maggiorenne

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BUSTO ARSIZIOBustofolk, manifestazione dedicata alle tradizioni celtiche, diventa maggiorenne e il suo viaggio nel tempo tocca anche un passato più recente, quello della città. Sono state le note dei Polverfolk a introdurre oggi, giovedì 5 settembre, la presentazione a Villa Tovaglieri della sua diciottesima edizione, da giovedì 12 a domenica 15 settembre al Museo del Tessile. Erano presenti Manuela Maffioli, assessore alla Cultura e Identità di Busto Arsizio, Francesca Brianza, vicepresidente del consiglio regionale della Lombardia, Umberto Crespi, organizzatore del festival e presidente dell’accademia di danze irlandesi Gens d’Ys, nonché gli esponenti del tavolo delle identità cittadino.

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Numeri importanti

«Già nella scorsa edizione», ha spiegato Maffioli, «mi sono impegnata perché la consapevolezza delle radici celtiche venisse declinata anche in forma bustocca: la componente identitaria si è ampliata alle iniziative cittadine, richiamando anche un passato più recente. Bustofolk è un appuntamento molto sentito nelle nostre iniziative culturali, è una ripartenza, dopo la cesura estiva, che ha il colore verde della tradizione celtica. L’attenzione all’identità non è passatismo, ma consapevolezza di ciò che siamo, per aprirci al mondo e al futuro».
«È una manifestazione che è cresciuta di importanza, attirando interesse da Busto a Varese e al territorio, fino a tutta la regione», ha aggiunto Brianza. «Si è arricchita di iniziative culturali, realizzando numeri importanti; con un pubblico eterogeneo, non solo gli appassionati di tradizioni. È una garanzia; per questo Regione Lombardia la sostiene da tanti anni e l’ha nominata Soggetto di Rilevanza Regionale. Ma posso dire che va oltre, in un contesto internazionale di scambio reciproco»

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I celti alla guerra

Con oltre cinquanta eventi in programma, la crescita di Bustofolk, ha sottolineato Crespi, «mostra quanto sia condiviso, ora è diventato maggiorenne. Tra gli appuntamenti ci saranno laboratori di archeologia, di arpa e di disegno. Avrà anche un taglio più guerresco, con il convegno “I Celti alla guerra”, sulle battaglie che combatterono nel nostro territorio. La tradizione locale sarà presente con la mostra, a cura di Famiglia Sinaghina, Famiglia Bustocca, Federcasalinghe e Pedèla, dedicata alla Giöbia». Massimo Farioli, di Rugby Malpensa, ha spiegato che i due elementi essenziali di questo sport sono avanzare verso la meta e l’indispensabile sostegno del compagno: «Ringrazio Umberto, l’evento che proporremo è per noi un ritorno a casa: io sono bustocco e la nostra associazione è nata con il nome Busto Rugby». Come ha concluso Crespi, «Bustofolk è nato come festival musicale: tra gli artisti attesi ci sono Kilkennys e New Road, nonché i Sonerien Du, “Rolling Stones bretoni” molto legati ad Alessandra Tozzi, ballerina e fondatrice di Gens d’Ys scomparsa a gennaio. A fianco di gruppi come ShamRock Band, Polverfolk e Clurs si esibiranno anche i bambini delle scuole di Busto nello spettacolo dialettale A ta l’ho dì talò».

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