Treni da incubo, i pendolari di Busto: «Sondaggi? Terzi si faccia un giro in ora di punta»

BUSTO ARSIZIO – Il sovraffollamento è oltre i limiti in tempi di ripresa dei contagi Covid, la pulizia sulle carrozze a volte lascia a desiderare e le soppressioni amplificano i disagi all’inverosimile, come quella di qualche giorno fa del Malpensa Express delle 7.33, che a Busto Nord è in assoluto il treno più gettonato dai pendolari che lavorano a Milano. «Con la ripresa delle università, i treni sono invivibili» la sentenza del Comitato Pendolari Trenord Busto Arsizio, da anni in prima linea a raccogliere e documentare i quotidiani disservizi con cui sono costretti a convivere i pendolari di Busto Nord. «A volte soppressi, stracolmi, spesso zozzi. E Trenord se ne esce con un sondaggio che fa ridere solo al pensiero che chi l’ha commissionato creda sul serio a quei dati».

«Il sondaggio? Fa ridere»

Con i “treni da incubo” degli ultimi giorni, da quando la ripartenza delle università in presenza ha riportato l’utenza ai massimi livelli di occupazione dei convogli negli orari di punta, leggere che l’81% dei pendolari lombardi si riterrebbe “soddisfatto” del servizio ferroviario regionale è stata la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso della sopportazione. «Ci domandiamo quale sia la metodologia adottata, quale il campione scelto, quali gli orari indagati perché con questa situazione, per di più con i recenti aumenti tariffari, si fa davvero fatica a credere che qualcuno possa dirsi soddisfatto – l’affondo del Comitato Pendolari di Busto – sarebbe ora che invece di spendere soldi in sondaggi si facessero dei giri sui treni nelle ore di punta». Appello che in passato aveva trovato orecchie attente, quando il consigliere regionale del territorio Luca Marsico portò l’assessore ai trasporti Alessandro Sorte in sopralluogo.

L’appello all’assessore

Ma sembra passato un secolo. L’invito ora i pendolari lo rivolgono all’assessore regionale alle infrastrutture e alla mobilità Claudia Terzi: «Assessore si faccia un giro sulle pagine dei pendolari per vedere il gradimento del servizio – l’appello del Comitato Pendolari Trenord Busto Arsizio – in questi giorni i telefoni sembrano i campanelli di Natale tanto sono frequenti le notifiche dei disservizi sulle linee tra soppressioni e guasti. Treni soppressi significano affollamento, ripresa università significa maggiori flussi, davvero non era prevedibile? Bene l’idrogeno ma il core business fa acqua…».

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