Truffe porta porta in aumento: polizia e carabinieri spiegano come difendersi

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VARESE – Truffe porta a porta in aumento. Tra falsi poliziotti, carabinieri, addetti a luce, gas e acqua. Ci sono quelli che devono controllare se le banconote custodite in casa sono false oppure radioattive. Negli ultimi giorni impazza, già denunciata in diverse occasioni, anche la falsa madre di figlio molto malato, nel senso che il figlio proprio non c’è, che chiede soldi per comprare le medicine.

Il vademecum di carabinieri e polizia

Polizia di Stato e carabinieri, per fronteggiare il fenomeno ricordano quali regole seguire per non lasciarsi ingannare. Punto primo: non lasciarsi distrarre. I truffatori spesso agiscono in coppia, distinti e ben vestiti. Mentre il primo distrae e raggira la vittima, il secondo arraffa denaro e gioielli. Secondo punto: i truffatori puntano sul rispetto dell’autorità. Ecco perché si fingono carabinieri o poliziotti. Gli uomini delle forze di polizia non possono in alcun modo ricevere denaro. I truffatori, che agiscono sempre di fretta, ingannano giocando spesso sugli affetti o sui bisogni della vittima.

Chiamare sempre il 112

Va quindi ricordato sempre che: nessuna azienda o ente pubblico, comprese le orze di polizia, invia dipendenti e richiede pagamenti a domicilio soprattutto se la visita non è preavvisata da una lettera formale. Non aprire la porta agli sconosciuti, anche se in possesso di tesserini con foto. In caso, prima di aprire, chiamare un vicino o un familiare che assista alla visita; se si tratta di operatori delle forze dell’ordine in assenza di richiesta e in caso di dubbi chiamare subito il 112. Sempre.

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