TURBIGO – Le persone sono arrivate un po’ alla volta: tante, tantissime. Gli occhi e i volti segnati dalle lacrime che per tutta la settimana non hanno mai smesso di scendere, nei cuori e nella mente, invece, i ricordi e le immagini che si mischiano con la consapevolezza che anche se l’Armando, purtroppo, non c’è più, è e sarà sempre accanto a ciascuno di loro.
Sabato 9 marzo l’incidente a Malpensa
Armando Danna, volato via una settimana fa esatta (il 9 marzo) in un terribile incidente mentre in sella al suo scooter stava percorrendo la strada perimetrale dell’aeroporto di Malpensa che collega Cargo City con il Terminal 1. Sono arrivate, come detto, un po’ alla volta, là nella chiesa parrocchiale della Beata Vergine Assunta di Turbigo, la sua Turbigo (dove il 67enne era un vero e proprio punto di riferimento; attivo nel mondo del volontariato e del sociale, l’impegno costante e quotidiano al Centro Ricreativo De Cristoforis – Gray o ancora tra i coordinatori della Croce Azzurra), perché oggi era il giorno di salutarlo ed accompagnarlo nel suo ultimo viaggio.
“Grazie super papà e super nonno”
“Ci stringiamo attorno alla sua famiglia e condividiamo assieme alla moglie, alle figlie e ai suoi familiari la preghiera – sono state le parole di don Pierluigi Albricci – Armando ha speso la sua vita per gli altri, per aiutare i suoi fratelli; l’insegnamento che ci ha lasciato è proprio questo; ci ha insegnato la bellezza della condivisione, appunto, e dell’attenzione verso il prossimo. E’ un po’ come se adesso ci dicesse, mi tolgo, mi faccio da parte, ma voi continuate a percorrere la strada che avevamo intrapreso fianco a fianco. Grazie con tutto il cuore e da tutti noi”. Lo stesso grazie, enorme, forte, grandissimo che si è levato in ogni angolo della chiesa. Grazie, riprendendo le parole di quella lettera letta al termine della funzione religiosa, “a un super papà, un super nonno, un marito unico”, un esempio per Turbigo e per i turbighesi.
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