Staffetta di scrittura creativa, antidoto al Covid-19. Alla scuola Dante di Lonate

LONATE POZZOLO – La creatività a scuola al tempo del Coronavirus, uno dei tanti esempi arriva da Lonate Pozzolo, dove dal 26 marzo al 13 aprile, un’intera classe quarta della scuola primaria Dante si è passata, via e-mail, il testimone per scrivere una storia. Una staffetta di scrittura creativa che ha coinvolto gli alunni ma anche i loro genitori, e che ha raggiunto un risultato decisamente azzeccato. La storia si chiama “L’Isola che non c’è al tempo del Covid-19”, e si conclude con i protagonisti che trovano l’antidoto per il terribile virus: la fantasia. «In questa storia – sottolinea la docente Eleonora Crudele, promotrice di questa iniziativa – è come se i bambini avessero dato libero sfogo alle loro paure, ma anche alla loro speranza in un lieto fine per tutti noi».

L’iniziativa

L’esperimento creativo è stato realizzato nella quarta della scuola elementare che fa capo all’istituto comprensivo Carminati di Lonate Pozzolo, di cui è dirigente scolastico Fabiana Ginesi. Il progetto “Essere classe nonostante la distanza” è stato seguito dalla docente Eleonora Francesca Crudele, e ha visto protagonisti i 18 studenti della sua classe. «L’idea di effettuare una staffetta di scrittura creativa via e-mail è nata dall’esigenza, in questi giorni di confinamento, di preservare quella sinergia e condivisione emotiva, con gli alunni e tra gli alunni, che generalmente si sperimenta in classe – spiega la maestra – perché abbia buon esito, una staffetta richiede affiatamento e sincronismo da parte di tutti i partecipanti nel passaggio del testimone. Nel nostro caso, anche la componente genitoriale della classe, che ha accolto questa idea con grande entusiasmo e massima disponibilità, affiancando i bambini nella ricezione e nell’invio dell’ e-mail al compagno successivo».

La storia

La docente ha scritto e inviato l’incipit ad un’alunna, e la staffetta è iniziata, con ciascun bambino che ha potuto dare libero sfogo alla sua fantasia per portare avanti la storia. «I protagonisti, Matteo e Lucia, confinati in quarantena, costruiscono un aeroplano speciale e partono alla volta deil’Isola che non c’è, dove trovano uno scrigno contenente una pergamena con gli ingredienti per la realizzazione di un fantomatico antidoto per il Covid-19 – racconta Eleonora Crudele – in questa storia i bambini è come se avessero dato libero sfogo alle loro paure, ma anche alla loro speranza in un lieto fine per tutti noi.
L’antidoto infatti, conclude Matteo, protagonista della storia, è alla portata di tutti: la fantasia». Perché, come si legge nell’ultima frase della storia, «la fantasia ci avvicina agli altri e ci porta in posti esotici senza doverci spostare».

La “morale”

Una “morale” della favola che esorcizza le paure con cui i bambini, lontani dalla dimensione scolastica e dalle loro abitudini quotidiane, affrontano la quarantena forzata per il Coronavirus. Ma che mostra anche le grandi potenzialità di un uso intelligente dello “smart learning”, ormai obbligato per le scuole di ogni ordine e grado. Nell’Istituto comprensivo di Lonate, tutti i docenti coordinati dalla dirigente, si sono organizzati immediatamente sin dai primi di marzo per la didattica a distanza: «La relazione e la formazione con i nostri studenti sono il nostro primo impegno – fa notare la preside Fabiana Ginesi – con loro vogliamo provare a trasformare gli ostacoli in occasioni, sempre».

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