Bullismo/cyberbullismo, Adriana Battaglia fa riflettere i ragazzi delle medie di Lonate

L'esperta Adriana Battaglia e la preside Fabiana Ginesi

LONATE POZZOLO – Oltre il bullismo e il cyberbullismo, alla scuola media Carminati la dottoressa Adriana Battaglia, ex preside e tra i massimi esperti in Italia nel campo del disagio giovanile, invita i ragazzi a «provare a creare una bussola di orientamento per un rinnovamento comportamentale». Un incontro con gli studenti della secondaria di primo grado, organizzato nell’ambito di un ciclo di conferenze sostenuto anche dal Consiglio Comunale dei Ragazzi di Lonate, con cui «creare consapevolezza su questi fenomeni, per far capire che non sono “solo ragazzate” – come spiega la dirigente scolastica Fabiana Ginesi – e per seminare la voglia di essere diversi nei confronti degli altri. Perché è riduttivo parlare di bullismo, se non accompagnato al tema della solidarietà, dell’accoglienza e dell’attenzione positiva nei confronti dell’altro».

Iniziative con il supporto del CCR

In occasione della “Giornata contro il bullismo e il cyberbullismo” del 7 febbraio e del “Safer Internet Day” (SID, la giornata mondiale per la sicurezza in Rete) in programma oggi, 11 febbraio, all’istituto Carminati di Lonate nei giorni scorsi si è tenuto, come spiega la dirigente scolastica Fabiana Ginesi, «un momento di riflessione ed approfondimento tra i nostri studenti e la dottoressa Adriana Battaglia, tra le più preziose esperte sul territorio nazionale, e non solo, del fenomeno». Un’iniziativa resa possibile anche grazie alla collaborazione del dottor Daniele Somenzi di Parole Insieme e del suo staff, e della professoressa Blanco del “Carminati”. L’incontro con Adriana Battaglia è stato il primo di una serie di eventi a tema che l’Istituto comprensivo lonatese ha messo in agenda con il supporto del Consiglio comunale dei ragazzi di Lonate Pozzolo. I prossimi saranno il 9 marzo alle 10 sul tema della valorizzazione di genere e il 20 marzo alle 11 sul tema della legalità con ospite speciale don Claudio Burgio, cappellano del carcere minorile “Beccaria”.

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«Attenzione, impegno, serietà»

«Una bella mattinata, in cui abbiamo respirato tanta attenzione, impegno, serietà» fa notare la preside del Carminati, Fabiana Ginesi. La dottoressa Adriana Battaglia ha riportato ai ragazzi una serie di episodi, storie terribili di bullismo e cyberbullismo, che hanno toccato anche coetanei dei ragazzi presenti nell’aula magna. E ha passato una serie di informazioni legate al tema dell’alfabetizzazione emotiva, come funzionano i neuroni a specchio e perché è importante insegnare ai ragazzi come gestire le emozioni. «Un momento – spiega la dirigente scolastica – che per gli studenti della secondaria di primo grado del Carminati si può considerare tradizionale, sulla base di un percorso propedeutico di riflessione sulla prosocialità e la gentilezza, competenze sociali necessarie per contrastare bullismo e cyberbullismo». Tra teoria ed esempi, si cerca di creare consapevolezza e capacità critica di fronte alle situazioni della vita. Perché, aggiunge Ginesi, «ci rendiamo conto che il problema non è non avere ben presente la dinamica, ma tutto si gioca poi nei loro agiti, spesso influenzati dall’essere in gruppo, dal voler affermarsi oscurando gli altri. Cerchiamo di far capire che non serve spegnere gli altri per primeggiare, anzi una classe diventa migliore quando capisce che può innescare una dinamica di tipo moltiplicativo delle intelligenze e delle risorse, e non invece, come spesso accade perché lo si vede fare dagli adulti, una dimensione in cui si vada in sottrazione rispetto agli altri».

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